Juve: dal Sassuolo all’Atalanta, i club “partner” nell’indagine FIGC

La Juventus è in attesa delle motivazioni che la Corte federale d’Appello dovrà pubblicare a proposito della penalizzazione di 15 punti nella classifica di Serie A. Motivazioni che condizioneranno inevitabilmente…

Juventus Borsa 26 aprile
(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

La Juventus è in attesa delle motivazioni che la Corte federale d’Appello dovrà pubblicare a proposito della penalizzazione di 15 punti nella classifica di Serie A. Motivazioni che condizioneranno inevitabilmente i prossimi passi della giustizia sportiva, a cominciare dai rapporti di “partnership” del club bianconero «soprattutto» con alcune società e sulla loro «opacità» nei rapporti debito/credito.

Al momento – ricorda La Gazzetta dello Sport – non ci sono deferimenti o processi sportivi fissati. Il comunicato del 22 dicembre diceva soltanto che «la procura federale si è attivata nell’ambito di un nuovo procedimento disciplinare sportivo, nei confronti della società Juventus e di altre società professionistiche per ulteriori e nuove condotte disciplinarmente rilevanti rispetto a quelle per le quali ha già esercitato l’azione disciplinare».

Il “soprattutto” fa invece parte delle carte inviate dalla procura della repubblica di Torino in Federcalcio e riguarda cinque squadre: Sampdoria, Empoli, Udinese, Atalanta e Sassuolo. Questo elenco si allarga poi a un altro gruppo di club con rapporti più discontinui: Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Lugano, Basilea.

I pm hanno scritto che i rapporti di partnership «oltre a porre in pericolo la lealtà della competizione sportiva» mettono in evidenza «opacità» e «condizioni di favore» per alcuni club. Vengono poi citate diverse intercettazioni, a cominciare da quella di Fabio Paratici con un dirigente del Pisa sul possibile acquisto di Lorenzo Lucca.

Si passa poi al turco Demiral, su cui Federico Cherubini dice che il «prestito è oneroso solo formalmente»: una circostanza che per gli inquirenti significa un prestito gratuito, ufficialmente invece oneroso. Un altro capitolo è quello dell’ingaggio di Manuel Locatelli, dal Sassuolo alla Juventus. La valutazione dei 25 milioni secondo gli inquirenti nascondeva un acquisto a prezzi più alti non registrati dai bilanci attraverso il sistema dei bonus «troppo semplici», dicono i pm citando Paratici.