Quanto costa un punto in Serie A? Conclusi i primi sei mesi di stagione – anche se in Serie A si sono giocate solamente 15 partite sulle 19 del girone di andata – è possibile fare un primo bilancio: chi ha speso meglio i propri soldi al giro di boa della stagione 2022/23? Per questo Calcio e Finanza ha realizzato un’elaborazione sul rapporto tra costo della rosa (monte ingaggi lordo più ammortamenti e costo di eventuali prestiti) e punti conquistati dalle otto big della Serie A, sette delle quali occupano le prime posizioni in campionato.
Al termine di questi primi sei mesi, il dato che emerge inizia a essere significativo di come siano state investite le risorse per gli ingaggi e per i cartellini dei calciatori. Va precisato che si tratta del costo della rosa, al netto degli stipendi degli allenatori, e che in alcuni casi i costi legati agli ammortamenti sono stati stimati in assenza di dati ufficiali dai bilanci.
Per la realizzazione dell’analisi abbiamo utilizzato dunque gli stipendi netti dei soli calciatori indicati a inizio stagione da La Gazzetta dello Sport, aggiustando il monte ingaggi lordo anche sulla base di arrivi e partenze per ogni società nel mercato di gennaio – con cifre basate sulle indiscrezioni di mercato – e considerando i calciatori che sulla carta beneficiano degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita.
Le cifre complessive risultano in alcuni casi leggermente differenti da quelle delle analisi realizzate in estate sui costi delle rose dei club di Serie A, a causa principalmente di aggiustamenti su ammortamenti o stipendi legati a rinnovi di contratto da parte di alcuni giocatori.
Quanto costa un punto in Serie A? I dati squadra per squadra
Entrando nei dettagli della nostra graduatoria, la Lazio è risultata essere, tra le big, quella che ha speso meglio per stipendi e cartellini, alla luce di un costo rosa pari a circa 50,6 milioni e 30 punti in questi primi sei mesi, per un costo per singolo punto di poco meno di 1,7 milioni di euro. I biancocelesti sono attualmente al quarto posto e puntano la qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League.
Il vero trionfo, in questo momento, è legato ai numeri fatti segnare dal Napoli, che ha unito alla prestazione a livello economico il risultato sul campo. I partenopei infatti hanno speso 1,77 milioni per ciascuno dei 41 punti conquistati sul campo (con un costo rosa nei primi sei mesi di poco superiore ai 72 milioni), e attualmente occupano il primo posto in classifica, a +8 sul secondo posto.
Sul podio anche l’Atalanta, che mantiene un costo per punto inferiore a 1,9 milioni di euro grazie al costo rosa di circa 51 milioni per questa prima parte di stagione. I bergamaschi sono lontani tre punti dalla zona Champions League e proveranno a rimanere agganciati al gruppo di testa – sfruttando anche la mancata partecipazione alle coppe europee – per centrare un traguardo prestigioso.
Quanto costa un punto in Serie A? La Juventus la più costosa
Non è sicuramente un caso che i primi tre posti siano occupati da club molto attenti alla sostenibilità economica. Appena ai piedi del podio si trova invece il Milan, che al momento ha investito poco più di 2 milioni di euro per ciascuno dei 33 punti conquistati in campionato. La rosa dei rossoneri è costata poco più di 68 milioni di euro finora tra gli ingaggi lordi, gli ammortamenti e i prestiti.
Le altre due big della Serie A – Inter e Juventus – occupano gli ultimi due posti della particolare classifica stilata da Calcio e Finanza. In particolare, i bianconeri sono il fanalino di coda e spendono più di tutti: oltre 4,6 milioni di euro per ogni punto conquistato in campionato in questi primi sei mesi di stagione. Per la Juve il costo della rosa ha superato infatti i 144 milioni di euro nella prima parte dell’anno.
L’Inter si trova un gradino più sopra, con 3,5 milioni circa per ognuno dei 30 punti ottenuti finora. La rosa dei nerazzurri è costata oltre 107 milioni di euro in questi primi sei mesi. Alle spalle del Milan, ma davanti a Inter e Juventus, chiudono la graduatoria la Fiorentina e la Roma. I toscani hanno il costo rosa più basso di tutti per i primi sei mesi (48,6 milioni), ma pagano i soli 19 punti in campionato per un costo di oltre 2,5 milioni a punto. I giallorossi toccano invece quasi 2,8 milioni di euro, con un costo rosa di 75 milioni nei sei mesi e 2,8 milioni per ogni punto in classifica.