Nuova Champions, l’ECA: «Premiare il successo sul campo»

Il consiglio di amministrazione dell’ECA (European Club Association) si è riunito nella giornata di ieri a margine del sorteggio dei gironi della Champions League 2022/23. Diversi i temi all’ordine del…

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Il consiglio di amministrazione dell’ECA (European Club Association) si è riunito nella giornata di ieri a margine del sorteggio dei gironi della Champions League 2022/23. Diversi i temi all’ordine del giorno, molti dei quali legati al nuovo ciclo delle competizioni europee per club che prenderà il via con la stagione 2024/25.

Il Consiglio ha valutato il lavoro intrapreso dalla nuova storica joint venture UEFA/ECA, in particolare sui processi di vendita dei diritti tv per le competizioni UEFA per club maschili dopo il 2024. «A seguito dell’esito delle gare d’appalto positive nel Regno Unito e in Francia, il Board ha preso atto del recente accordo con Paramount/CBS negli Stati Uniti che genererà una crescita del +150% rispetto al ciclo attuale in termini finanziari, esclusi i diritti di lingua spagnola che devono ancora essere venduti», recita una nota.

Questo è il primo accordo per i diritti tv della UEFA Champions League negli Stati Uniti che durerà due cicli per un totale di sei anni dal 2024 al 2030, fornendo maggiori ricavi alla competizione e stabilità per il calcio europeo dei club, nonché l’opportunità di attrarre nuovi fan in un mercato in crescita.

«Per quanto riguarda il nuovo modello di distribuzione finanziaria post-2024, il CdA ha ribadito il suo pieno sostegno ai principi di solidarietà e ulteriori investimenti in tutta la piramide del calcio. Con il 42% di tutte le entrate attualmente destinate a club e progetti al di fuori dell’ammiraglia UEFA Champions League, il Consiglio ha notato che i fondi vitali vanno già a tutti i club dei campionati medio-piccoli grazie a ECA e UEFA, ma con del lavoro da fare», si legge ancora.

Infine, «il CdA ha riconosciuto che con il numero di club che partecipano alle competizioni europee per club che aumenterà da 96 a 108 dal 2024 in poi, l’importanza di premiare e incentivare il successo in campo deve essere ribadita, con più club che ne trarranno vantaggio. Il Consiglio ha inoltre deciso di collaborare con la UEFA per garantire che la UEFA Champions League continui a finanziare non solo la solidarietà, ma anche lo sviluppo di UEFA Europa League, Europa Conference League e Women’s Champions League, tutte competizioni vitali per la UEFA, per i membri ECA e per i fan di tutta Europa».

Il tema della distribuzione delle risorse si lega a doppio filo alle indiscrezioni di questi giorni, che vedrebbero la UEFA intenzionata a tagliare i ricavi sulla base del ranking storico/decennale. Con l’aumento delle risorse nel ciclo 2024-2027 la Federcalcio europea avrebbe intenzione di rimuovere questa modalità di distribuzione – che privilegia i grandi club – in favore di una ripartizione più equa.