«Credo che la priorità sia quella di valutare l’ipotesi che la squadra giochi al “Franchi” contestualmente ai lavori: questa è la priorità, poi con la Fiorentina vedremo tutte le altre alternative possibili». Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che domenica scorsa ha incontrato il patron della Fiorentina Rocco Commisso, a proposito di dove potrà giocare la squadra nel periodo dei lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi.
Nardella, parlando coi cronisti a margine di una visita al carcere di Sollicciano, ha detto che l’incontro con Commisso «è andato molto bene, è stato un bell’incontro, sono stato felicissimo di rivederlo a Firenze, ho salutato lui, la moglie, gli amici con cui si è accompagnato allo stadio, e ci siamo detti assolutamente di vederci in questi giorni per fare il punto della situazione su tutto ciò che riguarda il rapporto fra la Fiorentina ed il Comune».
«Il clima è di totale serenità e collaborazione. Ho parlato anche con Joe Barone di tutto quello che dovremmo mettere in campo per l’avvio dei lavori per il nuovo stadio, quindi le varie opzioni da prendere in considerazione», ha aggiunto ancora il sindaco di Firenze parlando del restyling della struttura.
I prossimi step prevedono a gennaio 2023 la consegna del progetto definitivo, con l’obiettivo di chiudere entro marzo la conferenza dei servizi. Entro luglio 2023 è previsto l’appalto integrato per l’aggiudicazione dei lavori e la progettazione esecutiva (oppure, seconda ipotesi, a dicembre 2023 l’appalto per l’aggiudicazione dei lavori).
L’obiettivo finale è quello di far partire i lavori entro la fine del prossimo anno, per vedere pronto il nuovo stadio nel quale giocherà la Fiorentina entro il 2026. Il club toscano deve ancora decidere se durante lo svolgimento dei cantieri giocherà al Franchi o se sceglierà invece un altro impianto, ma Nardella ha per l’appunto fornito un’indicazione importante in tal senso.