Roma, delisting a un passo: Friedkin sale al 94,6%

L’Opa della Roma si avvicina all’obiettivo delisting, a un giorno dalla conclusione dell’operazione. La proprietà dei Friedkin è salita al 94,59%, con ulteriori 2.906.414 azioni che sono state…

Friedkin acquisto club belga

L’Opa della Roma si avvicina all’obiettivo delisting, a un giorno dalla conclusione dell’operazione. La proprietà dei Friedkin è salita al 94,59%, con ulteriori 2.906.414 azioni che sono state consegnate nella giornata di oggi, ad un passo quindi dalla quota del 95%. Domani quindi si concluderà l’operazione, senza tuttavia ulteriori proroghe o rialzi nel prezzo, come confermato ufficialmente oggi da parte del club giallorosso.

Al traguardo del 95% (necessaria per procedere al delisting del titolo della Roma dalla Borsa), quindi, mancava circa lo 0,41% del capitale giallorosso, per un totale di 2,57 milioni di azioni per un corrispettivo pari a 1,1 milioni di euro. Finora, tra la fase di stake building e l’Opa, la proprietà giallorossa ha acquisito il 7,79% del capitale del club (28,9 milioni di azioni), spendendo complessivamente 21,5 milioni di euro.

Si tratta quindi dell’ultima chiamata, di fatto, per i piccoli azionisti giallorossi per poter accedere al loyalty program per chi aderisce all’Opa consegnando le proprie azioni: un programma fedeltà che permette a chi aderisce di avere, oltre a scontistica sul merchandising e accesso prioritario sui biglietti per il derby, tra gli altri vantaggi anche la possibilità una volta l’anno di incontrare il Top Management per conoscere i programmi del club, in sostanza quello che viene ritenuto un passo avanti rispetto all’attuale situazione legata alle assemblee degli azionisti.

Se l’Opa non dovesse avere successo, il loyalt program non vedrebbe la luce e l’obiettivo delisting verrebbe comunque raggiunto attraverso il Piano B, che prevederebbe comunque il delisting della società entro la fine del 2022 attraverso la conversione in capitale sociale dei versamenti in conto capitale già effettuati nel corso degli scorsi mesi dalla proprietà e attraverso la contestuale la fusione tra la società dei Friedkin che detiene le azioni della Roma (la Romululs and Remus Investments LLC) e la holding italiana NEEP per raggiungere il 95% del capitale sociale e quindi uscire dalla Borsa. Ovviamente, se questa ipotesi già approvata dalla Consob si dovesse verificare, ai piccoli azionisti rimarrebbe solo il premio economico, senza poter tuttavia accedere al loyalty program.