«Apprendiamo con soddisfazione l’apertura delle indagini della Corte dei Conti in merito alla gestione del centrodestra sul contratto che Regione Abruzzo ha stipulato con la società del Napoli Calcio». A dirlo sono gli esponenti del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri e dai Consiglieri Regionali Domenico Pettinari, Giorgio Fedele e Pietro Smargiassi, a proposito dell’accordo che lega la società di Aurelio de Laurentiis a Castel di Sangro per il classico ritiro pre-stagionale.
«Abbiamo sempre espresso perplessità in merito a questo accordo, fino a presentare un esposto agli organi competenti per valutarne la legittimità e l’eventuale presenza di danni erariali. Ora che la macchina di controllo ha avviato il suo cammino ci affidiamo alla magistratura affinché sia fatta luce sulla questione e sulla gestione che la Regione Abruzzo ha fatto dei soldi pubblici», proseguono i consiglieri del M5s.
«Rimane lo sconcerto su come la Giunta a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia abbia potuto stipulare un accordo milionario che ha impegnato le casse dell’ente per 6 anni, con un costo potenziale di 12 milioni di euro, mentre i cittadini abruzzesi stanno facendo i conti con una grave crisi economica e mentre le imprese abruzzesi ancora non sono state completamente ristorate per i danni subiti dall’emergenza sanitaria degli ultimi anni. Abbiamo più volte esortato il centrodestra a rivedere l’accordo, ma arroganza e presunzione sono le vie più percorse da questo Governo regionale. Ora attendiamo l’evoluzione delle indagini consapevoli che un passo in avanti verso la tutela delle casse pubbliche è stato fatto», concludono i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle.
«Ho sempre pensato che finanziare il ritiro del Napoli Calcio a Castel di Sangro con una somma così ingente di denaro (da 1,2 milioni di euro all’anno), fosse una scelta politicamente sbagliata». Questo il commento della consigliera regionale da poco transitata dal M5s al nuovo gruppo parlamentare “Insieme per il futuro”, Sara Marcozzi, sulla notizia dell’apertura di un’inchiesta. «Per questo motivo ho chiesto alla maggioranza della Regione Abruzzo in ogni sede di rivedere una convenzione che, a mio avviso, presenta diverse storture amministrative ed economiche».
«Sono tutte osservazioni che ho portato nelle istituzioni con numeri, leggi e regolamenti alla mano, e che ho poi inserito in un esposto firmato nell’ottobre 2020. Purtroppo, non ho mai avuto ascolto, ed è notizia di oggi che la Corte dei Conti ha aperto un’indagine per un’ipotesi di danno erariale. Attendo l’esito delle verifiche, ma una cosa per me non cambia: la convinzione che con tutti quei fondi si sarebbero potute finanziare molte e diverse iniziative in campo turistico per promuovere l’intera regione», prosegue Marcozzi.
«Tra le attività nel campo turistico che dovrebbero essere favorite dalla Regione c’è, ad esempio, il concreto rafforzamento della Film Commission per cui mi batto da anni in Consiglio regionale. Altre regioni d’Italia hanno sfruttato al meglio questo strumento, generando crescita turistica ed economica. Si tratta di un’opportunità che, con i territori meravigliosi che l’Abruzzo ha da offrire, deve essere colta al massimo delle proprie potenzialità», ha concluso la Consigliera.