Tonfo Netflix all’avvio delle contrattazioni a Wall Street. I titoli del colosso della tv in streaming perdono oltre il 30%, in quello che è il calo maggiore dal 2011. Il calo degli abbonati, il primo calo nel numero di sottoscrittori nella sua storia, ha trascinato verso il basso il titolo di Netflix dopo la presentazione dei dati trimestrali.
L’utile per azione è stato di 3,53 dollari per azione, superiore ai 2,89 dollari attesi dagli esperti, su ricavi di 7,78 miliardi di dollari, inferiori ai 7,93 miliardi del consensus. Nel primo trimestre del 2022, Netflix si aspettava di aggiungere circa 2,5 milioni di abbonati, mentre gli analisti attendevano un’aggiunta di 2,73 milioni: invece, la piattaforma ha perso 200.000 abbonati, in un trimestre segnato anche dall’aumento degli abbonamenti.
Le previsioni per l’attuale trimestre, poi, sono ancora più fosche: si attende un calo di 2 milioni di abbonati, con una crescita dei ricavi “considerevolmente rallentata”. Il titolo di Netflix aveva già perso il 20% dopo la precedente trimestrale, quando la società aveva registrato una crescita degli abbonati più debole del previsto, ammettendo poi, per la prima volta, un impatto negativo sulla sua crescita determinato dalla concorrenza delle altre piattaforme. Tra le possibili soluzioni, abbonamenti meno cari con l’inserimento di pubblicitaà e una ‘stretta’ sulla condivisione delle password.
In calo anche le rivali di Netflix: Walt Disney cede il 4,1%, Roku il 6,3%, Warner Brothers Discovery il 4,9%. In generale, apertura in rialzo a Wall Street, dopo la seduta positiva di ieri. L’attenzione degli investitori, questa settimana, è sulle trimestrali societarie, sui rapporti del Fondo monetario internazionale sull’economia globale e sugli sviluppi dell’invasione russa dell’Ucraina. Si guarda poi ai rendimenti dei titoli del Tesoro, oggi in calo, ma arrivati ieri ai massimi dal 2018: quello del decennale è salito oltre il 2,94%, con l’attenzione che resta sull’inflazione, ai massimi degli ultimi 40 anni. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 279 punti (+0,80%), lo S&P 500 sale di 24,55 punti (+0,55%), il Nasdaq Composite è in rialzo di 40,11 punti (+0,29%). Il petrolio Wti, dopo aver perso ieri oltre il 5% a causa dei timori sulla domanda, generati dal calo delle previsioni sulla crescita mondiale, guadagna oggi lo 0,86% a 103,44 dollari al barile.
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