Niente Mondiali per la Russia. La VFS, la Federazione calcistica russa, ha ritirato il proprio ricorso contro la decisione della FIFA di sospendere la Nazionale dalle qualificazioni a Qatar 2022, nelle quali la nazionale russa avrebbe dovuto sfidare la Polonia. Lo ha reso noto il TAS di Losanna sottolineando che il ritiro è avvenuto lo scorso 30 marzo.
Proseguono invece i ricorsi della Federcalcio russa contro la UEFA in merito all’esclusione delle squadre russe e della nazionale dalle competizioni europee, sui quali è già arrivato il no del tribunale arbitrale rispetto all’istanza cautelare.
Non solo la Federcalcio russa. Infatti sono diverse le federazioni e gli atleti russi che hanno impugnato la decisione da parte degli enti organizzatori di vietare loro di partecipare alle manifestazioni sportive internazionali.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha dichiarato che i funzionari russi hanno presentato ricorso contro gli organi di governo di pattinaggio artistico e pattinaggio di velocità, ginnastica, canottaggio, rugby e biathlon.
L’appello del pattinaggio artistico riguarda la coppia vincitrice della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo, Evgenia Tarasova e Vladimir Morozov, che il mese scorso sono saliti sul palco allo stadio Luzhniki di Mosca durante una manifestazione a sostegno del presidente russo Vladimir Putin e dell’invasione.
Sebbene le squadre e gli atleti russi siano quasi del tutto banditi dalle competizioni internazionali, pochi organi di governo del mondo sportivo hanno sospeso la federazione russa come membro dell’organizzazione. Per esempio i funzionari russi hanno potuto partecipare al congresso della FIFA tenutosi la scorsa settimana in Qatar prima del sorteggio dei gironi della fase finale del Mondiale.
Anche il Comitato olimpico internazionale si è rifiutato di sospendere il Comitato olimpico russo ed i suoi due membri: Yelena Isinbayeva, detentrice del record mondiale di salto con l’asta femminile, e Shamil Tarpishchev.