Berlusconi vende Il Giornale agli Angelucci (Libero)

Silvio Berlusconi si prepara a dire addio a Il Giornale, testata giornalistica di cui è socio dal 1977 (allora con una quota di minoranza del 12%) e che dal 1992…

Baiardo foto Berlusconi

Silvio Berlusconi si prepara a dire addio a Il Giornale, testata giornalistica di cui è socio dal 1977 (allora con una quota di minoranza del 12%) e che dal 1992 è nelle mani del fratello minore Paolo attraverso la Società Europea di Edizioni. Lo riporta La Stampa, spiegando che nelle prossime ore si potrebbe capire di più della trattativa che trasferirà il quotidiano nelle mani di Antonio Angelucci.

Angelucci è un imprenditore romano che lavora nel campo della sanità, deputato da tre legislature di Forza Italia, e già editore de Il Tempo e Libero. L’orizzonte di questa acquisizione sarebbe la creazione di un polo editoriale della destra italiana. Lo schema della fusione prevede una sinergia tra testate. Una delle ipotesi che circola è di agganciare Il Tempo e Libero come cronache cittadine, rispettivamente di Roma e di Milano, a Il Giornale che invece offrirebbe la parte nazionale.

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Oltre le strategie editoriali, però, il cambio di proprietà è a suo modo un capitolo della fine del berlusconismo che ha segnato gli ultimi tre decenni della storia politica italiana. Il Giornale è stato un megafono, cavalcando – in ultimo – la campagna di Berlusconi per il Colle, pubblicando il manifesto che elencava le qualità dell’ex premier, politiche e non.

Croce e delizia della famiglia Berlusconi, da anni la figlia Marina Berlusconi chiedeva al padre di vendere il quotidiano. Finché due anni fa non ha ridotto la quota di Mondadori a meno del 20%, lasciando allo zio Paolo Berlusconi oltre il 78%.