Rafael Leao al lavoro per risolvere la grana Sporting

Rafael Leao è al lavoro per risolvere la grana Sporting Lisbona. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, i legali del calciatore del Milan sono stati ricevuti in questi giorni…

Leao causa Sporting Lisbona

Rafael Leao è al lavoro per risolvere la grana Sporting Lisbona. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, i legali del calciatore del Milan sono stati ricevuti in questi giorni dal club rossonero per avere supporto sulla vicenda, per la quale il giocatore è stato condannato al pagamento di 16,5 milioni di euro come risarcimento al club portoghese.

Vicenda che si riferisce alla rescissione unilaterale del contratto per giusta causa, invocata da parte del calciatore in data 14 giugno 2018, in seguito all’invasione dell’Accademia Alcochete da parte di circa 50 ultras incappucciati che hanno attaccato giocatori e membri dello staff dello Sporting Lisbona il 15 maggio 2018. Dopo quella rescissione Leao si trasferì a costo zero al Lille, in Ligue 1, società dalla quale il Milan acquistò il giocatore nel 2019.

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Da allora il club di Lisbona ha ingaggiato una battaglia legale con Leao, chiedendo un risarcimento danni a seguito della rescissione unilaterale e, a marzo 2020, l’attaccante è stato condannato dal Tribunale arbitrale dello sport portoghese (TAD) a versare 16,5 milioni di euro nelle casse della società lusitana.

La cifra in questione – più bassa rispetto ai 45 milioni della clausola rescissoria richiesti dallo Sporting – fu stabilita da un esperto appositamente nominato, che indicò il valore di un equo risarcimento tra 15 e 18 milioni di euro (da qui la scelta di 16,5 milioni).

Allo stesso tempo lo Sporting aveva avviato un procedimento contro la rescissione nei confronti di Leao e del Lille presso la Camera d’arbitrato della FIFA, che però successivamente dichiarò il ricorso inammissibile, in quanto questo già in giudizio presso il Tribunale arbitrale dello sport portoghese.

In risposta a questa decisione il club portoghese ha poi deciso di ricorrere al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna contro la sentenza della FIFA con l’obiettivo di ottenere un risarcimento di 45.292.516 euro. Attualmente, dunque, sono in corso due differenti giudizi:

  • Uno presso la Corte d’Appello di Lisbona sul ricorso promosso da Leao dopo decisione del TAD a proposito dell’importo della clausola rescissoria e della presenza o meno della giusta causa;
  • Uno presso il TAS di Losanna, promosso dallo Sporting (che vi ha trascinato anche il Lille) a proposito della competenza della FIFA nel giudicare la questione e a proposito dell’importo della clausola rescissoria.

Per quanto riguarda questo secondo giudizio, l’udienza si è conclusa a fine luglio e le parti sono in attesa di conoscere la decisione del TAS e di capire – di conseguenza – se lo Sporting possa rivalersi direttamente sul Lille, chiedendo il risarcimento direttamente al club francese come responsabile in solido.

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Tuttavia, in attesa dei due giudizi, la sentenza del TAD è provvisoriamente esecutiva, motivo per il quale a Leao – che non si è opposto alle misure – sono stati pignorati beni per 36.700 euro in Portogallo, con l’obiettivo di arrivare anche in Francia e in Italia, oltre ad “aggredire” lo stipendio percepito dal giocatore dal Milan.

Come detto in precedenza, il Milan sta cercando di offrire supporto al calciatore, nonostante il club non sia in alcun modo coinvolto nella vicenda. Un sostegno che i rossoneri offrono ai propri tesserati su diversi aspetti della vita fuori dal campo.