L’Arsenal rinnova la sua partnership con Visit Rwanda

L’Arsenal avrebbe firmato un’estensione della partnership con il Rwanda Development Board (RDB), che si traduce nella presenza del logo “Visit Rwanda” sulla manica della divisa da gioco dei Gunners. Lo…

Arsenal Visit Rwanda

L’Arsenal avrebbe firmato un’estensione della partnership con il Rwanda Development Board (RDB), che si traduce nella presenza del logo “Visit Rwanda” sulla manica della divisa da gioco dei Gunners. Lo riporta il sito Football.London.

Se confermato, il rinnovo dell’accordo porterà avanti un’intesa che ha preso il via nel 2018, quando Visit Rwanda è diventato partner turistico ufficiale dei Gunners, nonché sponsor del club. Secondo indiscrezioni, il contratto aveva un valore di 30 milioni di sterline per tre stagioni.

Ora, secondo quanto svelato da Football.London, la nuova partnership con RDB durerà fino al 2025 e avrà un valore fino a 10 milioni di sterline all’anno, il che significa che i Gunners guadagneranno 40 milioni di sterline nel corso delle prossime quattro stagioni.

La novità arriva a pochi giorni dalla sconfitta dell’Arsenal nel suo esordio in Premier League contro il Brentford. Una battuta d’arresto che – curiosamente – ha attirato proprio le critiche presidente del Rwanda Paul Kagame, 63enne esponente del partito nazionalista Front Patriotique Rwandais eletto per la prima volta nel 2000 e riconfermato alle elezioni presidenziali del 2003, a quelle del 2010 e a quelle del 2017.

Sul suo profilo Twitter ufficiale, Kagame aveva pubblicato tre tweet molto critici nei confronti della squadra londinese: nel primo, ha scritto che «il Brentford ha meritato la vittoria, dopotutto questo è il calcio. Ma i fan dell’Arsenal non possono essersi abituati a tutto questo, lo dico da grande tifoso. Il cambiamento ha tardato ad arrivare!».

Nel secondo post, la lettura della crisi storica dei Gunners si fa più dura: «Sono dieci anni di alti, bassi e ancora bassi, e ora siamo arrivati fino a questo punto. Non possiamo avere un progetto che funzioni davvero? Il mercato, per esempio: i giocatori che acquistiamo non sono all’altezza, e la mentalità touch&go con cui vengono conclusi gli affari non apporta nessun cambiamento».

[cfDaznWidgetSerieA]

Nel terzo e ultimo tweet, il presidente del Rwanda è tornato all’attacco incolpando la dirigenza: «Non dobbiamo accettare o semplicemente giustificare o accettare questa mediocrità. Una squadra deve essere costruita con lo scopo di vincere, vincere, vincere. Sono sicuro che sappiamo tutti su chi grava sulle spalle il fardello più pesante. Spero che anche loro lo sappiano o addirittura lo accettino!!!».

Risultati che, evidentemente, non hanno convinto il Rwanda a prendere le distanze dall’Arsenal, come dimostra infatti il nuovo contratto siglato fino al 2025.