La trasmissione delle Olimpiadi sembra aver lasciato un segno sulla strategia Rai per il prossimo futuro. Le critiche sulla mancata fruizione dell’evento in streaming non sono di certo passate inosservate a Carlo Fuertes: come riporta il Sole 24 Ore, l’amministratore delegato ha assicurato che mai più non si punterà ai diritti dello sport in streaming, imparando dalla lezione di Tokyo 2020.
Nel 2019 la Rai aveva trovato un accordo con Discovery per trasmettere 200 ore dei Giochi Olimpici, ma su un unico canale (Rai 2) e senza poter trasmettere eventi live sui canali Rai Sport, né soprattutto in streaming sulla propria piattaforma Raiplay. Il tutto per un risparmio di 20 milioni di euro, versando a Discovery 42 milioni invece dei 62 milioni del pacchetto completo.
Una situazione del genere non ricapiterà più. La posizione di Fuortes è stata ribadita durante il vertice Rai, nel quale la presidente Marinella Soldi ha dichiarato che l’emittente si “assume grandi responsabilità della gestione di importanti risorse pubbliche in una fase molto delicata della vita dell’azienda, che intendiamo onorare”.
Parole a cui Fuortes ha replicato dichiarando che “una gestione economica virtuosa rappresenta la precondizione indispensabile” per il raggiungimento dell’obiettivo. Da qui la difesa della revisione del budget 2021 con un risultato in pareggio, rispetto ai -57 milioni del budget iniziale.
[…] la fine dei Giochi, il nuovo ad della Rai, Carlo Fuortes, ha assicurato che non ci sarà più un evento sportivo trasmesso dalla Rai senza copertura streaming. Insomma, nel 2021 (ma anche nel 2019…), se si acquistano i diritti televisivi di un evento […]