Leonardo Bonucci - Come reinventare il regista difensivo

Leonardo Bonucci è una delle massime espressioni della scuola difensiva italiana negli ultimi dieci anni, ricevendo lodi non solo dai più importanti addetti ai lavori, ma anche da…

Bonucci stipendio Juventus

Leonardo Bonucci è una delle massime espressioni della scuola difensiva italiana negli ultimi dieci anni, ricevendo lodi non solo dai più importanti addetti ai lavori, ma anche da tifosi e bookmakers di scommesse italiane, che a lungo proponevano quote speciali riguardanti l’imbattibilità della difesa juventina. Pep Guardiola lo ha definito come “uno dei miei calciatori preferiti di sempre” mentre Josè Mourinho ha detto “Bonucci e Chiellini dovrebbero insegnare ad Harvard, sono due professori della difesa”. 

Attestati di stima sicuramente importanti per Leonardo Bonucci che tuttavia, a “causa” del suo carisma e mentalità da leader, ha anche un nutrito numero di detrattori. La sua sicurezza dentro e fuori dal campo non gli ha evitato alcune cadute che i tifosi hanno mal digerito, finendo spesso in contrasto con i suoi allenatori, Allegri su tutti. 

Grazie alle sue doti aeree, la reattività e l’abilità con la palla tra i piedi, Bonucci è uno dei difensori più completi a vestire la maglia Azzurra. La difesa a tre formata da Bonucci, Barzagli e Chiellini – oltre che Buffon – rinominata BBC, ha fatto scuola ed è tuttora considerata uno spartiacque per il calcio italiano. 

Quali sono i più importanti traguardi di Bonucci e come nasce la sua carriera in difesa? Scopriamolo brevemente nei prossimi paragrafi. 

Gli esordi all’Inter e la maturazione con le “provinciali”

La carriera di Bonucci tra i professionisti inizia con la maglia dell’Inter, dopo un periodo di crescita alla Viterbese. Con i Nerazzurri il centrale di difesa esordisce ufficialmente in Serie A il 14 maggio 2006, subentrando nei minuti finali dell’ultima partita di campionato a Solari. Con quei pochi minuti all’attivo, Bonucci vince a tutti gli effetti il suo primo importante trofeo, grazie allo scudetto conquistato a posteriori per effetto di calciopoli. 

Per la crescita sul campo, Bonucci scende di categoria, giocando con le maglie di Treviso, Pisa e Bari. Proprio con il Bari, dopo le ottime stagioni nella serie cadetta, il nome di Bonucci comincia a risaltare all’interno del mercato, diventando una delle giovani promesse più brillanti in coppia con Ranocchia. Proprio con il Bari, il 30 gennaio 2010, Bonucci trova la sua prima rete in Serie A, segnando in semirovesciata e mostrando tutte le sue doti anche come finalizzatore. 

2010-2017 con la Juventus – L’inizio di un ciclo vincente

Grazie alle ottime prestazioni con la maglia del Bari, nell’estate 2010 Leonardo Bonucci si trasferisce alla Juventus, in piena fase di ricostruzione. Il primo anno con la casacca bianconera si rivela un fallimento, non per il giocatore in sé, ma per la squadra, che dopo vent’anni non si qualifica nemmeno per le coppe europee.  

La stagione 2011/2012 segna la svolta, non solo nella storia juventina, ma anche per Bonucci. Con l’arrivo di Antonio Conte alla guida dei bianconeri, Bonucci diventa un perno inamovibile della difesa a tre insieme a Chiellini e Barzagli, inaugurando l’era di imbattibilità della BBC. Conte sfrutta a pieno non solo l’abilità difensiva di Bonucci, ma gli affida anche le chiavi della regia, spolverando il ruolo del libero, grazie anche ai passati da centrocampista di costruzione ai tempi della Viterbese. 

Sotto la guida di Conte, Bonucci vince tre scudetti consecutivi, continuando a trionfare anche con Max Allegri, la cui squadra si basa proprio sulla regia di difesa dettata da Bonucci. Per la sicurezza e la personalità mostrata in campo Bonucci diventa un leader per la Juventus; l’eccesso di sicurezza tuttavia porta il difensore centrale a giocare alcune partite sottotono, commettendo a volte errori grossolani. 

Sono molte le critiche che piovono sulla testa di Bonucci, in primis quelle di Massimiliano Allegri, che arriva addirittura ad escluderlo dai convocati in diverse situazioni.

La parentesi milanista ed il ritorno a Torino

L’apice della contestazione tra Bonucci e l’ambiente juventino si tocca quando il difensore annuncia di voler lasciare i bianconeri per trasferirsi al Milan, nella stagione 2017/2018. Il passaggio di Bonucci ai Rossoneri diventa un vero e proprio caso che infiamma le due tifoserie: se da un lato gli juventini accusano Bonucci di tradimento, dall’altro i milanisti non accettano la fascia di capitano al suo braccio, considerandolo non degno di indossarla. 

Dopo una stagione burrascosa ed alcune prestazioni deludenti, Bonucci fa “mea culpa” tornando al centro della difesa juventina, rivestendo nuovamente il ruolo di titolare inamovibile complice anche qualche infortunio di Chiellini e la crescita graduale di De Ligt. 

Bonucci, parlando di Nazionale invece, ha superato le 100 presenze con la maglia Azzurra, diventando l’ottavo italiano di sempre a raggiungere questo traguardo.