Superlega europea calcio, Karl-Heinz Rummenigge rilancia l’idea di un super campionato tra club. «Una grande Lega Europea sotto il tetto della Uefa o sotto un tetto privato. Un campionato con una ventina di squadre, al quale potrebbero partecipare squadre italiane, tedesche, inglesi, francesi e spagnole», queste le parole dell’amministratore delegato del Bayern Monaco, durante una tavola rotonda sul fair play finanziario svoltasi all’Università Bocconi organizzato dalla Figc.
«Attualmente c’è una potenzialità inespressa dei format del calcio, visto che la finale di Champions vale oltre un miliardo di euro contro i 5 miliardi del Super Bowl del football americano», ha il presidente dell’Eca. «Vedo che nei cinque grandi campionati d’Europa le grandi diventano sempre più forti. In Italia c’è la Juve, spero che torni la mia cara Inter e poi forse il Milan. In Germania c’è il Bayern, ora il ritorno del Borussia Dortmund, e speriamo che il Wolfsburg possa fare la terza. In Spagna ci sono Barcellona e Real, in Inghilterra 4 o 5 big che potrebbero entrare a far parte di questa grande Lega. Non so se va bene al calcio, non so se piace ai tifosi, ma forse nel futuro si giocherà anche qualche partita in America e in Asia. Non lo escluderei». Per poi concludere: «Nel calcio, comunque, c’è una formula molto facile da capire: chi è vincente in campo guadagna anche fuori».
Quello della Superlega europea calcio è un tema che fa discutere ormai da tempo. Uno dei maggiori sponsor è da qualche anno Andrea Agnelli, che già nel 2013 parlava dei vantaggi di un campionato di questo formato, con tutte le big riunite in stile Nba. Andrea Agnelli che nel convegno alla Bocconi invece ha puntato su altri aspetti, e ne ha avuto un po’ per tutti, a cominciare da due big come Manchester City e PSG: «Oggi le quattro eccellenze sono Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e Manchester United. Hanno raggiunto un livello così alto che si può solo ambire a raggiungere il quinto posto. Escluderei altre realtà come Psg e Manchester City che hanno avuto evoluzioni non normali», ha dichiarato il presidente della Juventus. Che poi si è soffermato sulle differenze rispetto al Bayern Monaco: «Hanno individuato nelle sponsorizzazioni una forza – ha aggiunto Agnelli – ma sono aiutati da un sistema culturale diverso. Eccellenze locali sostengono le eccellenze locali e quindi le realtà sportive. In Italia le grandi aziende come Enel e Eni sono assenti».