Accuse di riciclaggio, arriva l'archiviazione per il consulente di Mr Bee

Arriva l’archiviazione, a distanza di cinque anni dalla richiesta di arresto, per il 53enne fiscalista Andrea Baroni anche tra i consulenti di Mr Bee Taechaubol, misterioso uomo d’affari thailandese balzato…

Arriva l’archiviazione, a distanza di cinque anni dalla richiesta di arresto, per il 53enne fiscalista Andrea Baroni anche tra i consulenti di Mr Bee Taechaubol, misterioso uomo d’affari thailandese balzato agli onori della cronaca qualche anno fa, poiché al centro della pretesa trattativa – poi sfumata – per l’acquisto del Milan all’epoca di proprietà di Silvio Berlusconi.

Come riportato dal Corriere della Sera, nel 2015 Baroni, allora socio della «Tax and Finance» di Lugano, era stato arrestato con l’ipotesi di riciclaggio di tasse evase da suoi clienti italiani. Ora la Procura di Milano ha chiesto e ottenuto dal gip Daniela Cardamone l’archiviazione sia di Baroni sia dei suoi clienti, tra i quali in quel 2015 era stato indagato anche Marco Bogarelli (ex presidente Infront). La posizione di Bogarelli, insieme anche anche a quella di Giuseppe Ciocchetti (ex dg di Infront), ora è stata archiviata.

Baroni ha visto così cadere l’accisa di associazione a delinquere per l’«intrinseca fragilità» della tesi «per cui, dalla fisiologica collaborazione professionale con i dipendenti subordinati» e coindagati, «dovesse di per sé discendere la loro consapevolezza del programma criminoso».

Inoltre, per quanto riguarda l’accusa invece di riciclaggio delle supposte evasioni fiscali dei clienti, una falla all’interno della legge del 2014 sulla «voluntary disclosure» ha portato a far cadere le accuse. La norma sulla «collaborazione volontaria» con la quale lo Stato (fino al 2017) consentiva ai contribuenti che detenevano illecitamente patrimoni all’ estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Agenzia delle Entrate le proprie violazioni.

Per come è stata scritta, i pm constatano che questa legge abbia creato il paradosso per cui la clausola di esonero dalla responsabilità penale abbia finito per estendersi proprio anche al riciclatore, a prescindere da qualunque analoga collaborazione del riciclatore, e persino se il riciclatore era ignaro della scelta del cliente. Per questo, conclude il Corriere della Sera, i pm archiviano «riciclaggi» a loro avviso «tanto conclamati quanto improcedibili».

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