Quanti abbonati ha Netflix? In una lettera inviata agli investitori, Netflix ha annunciato di aver superato i 200 milioni di abbonati paganti nel 2020. La società statunitense di distribuzione di film e serie online ha aumentato la sua base di abbonati di 36,5 milioni nell’anno della pandemia raggiungendo i 203,6 milioni.
Tra ottobre e dicembre, Netflix ha aumentato la sua base di abbonati in tutto il mondo di 8,5 milioni, con una spinta particolarmente forte in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), dove oggi conta 66,7 milioni di utenti paganti, contro i 73,9 milioni del Nord America, i 37,5 milioni dell’America Latina e i 25,5 milioni dell’Asia-Pacifico.
Netflix, riporta Adnkronos, ha registrato un utile netto di 2.761,4 milioni di dollari (2.272 milioni di euro) nel 2020, con un miglioramento del 47,9% rispetto al risultato registrato un anno prima. Tuttavia, nell’ultimo trimestre del 2020, l’utile di Netflix è sceso del 7,6% su base annua a 542,15 milioni di dollari (446 milioni di euro), con un calo del 31% rispetto al risultato dei tre mesi immediatamente precedenti.
Le entrate per l’intero anno 2020 sono aumentate del 24% a 24.996 milioni di dollari (20.566 milioni di euro), compreso un aumento del 21,5% delle entrate nel quarto trimestre a 6.644,4 milioni di dollari (5.467 milioni di euro).
Guardando al primo trimestre 2021, Netflix prevede di incrementare i ricavi del 23,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 7.129 milioni di dollari (5.865 milioni di euro), con un utile netto di 1.355 milioni di dollari (1.115 milioni di euro), pari al 91% in più rispetto all’anno precedente, e un aumento netto di 6 milioni di abbonati, pari a 209,66 milioni.
La piattaforma di streaming è stata accostata nel recente passato anche alla Serie A, in vista dell’asta per i diritti televisivi del ciclo 2021-2024, per il quale la Lega ha di recente dato il via alla gara.
«Stiamo attirando l’interesse di grandi piattaforme internazionali, come Amazon e Netflix, speriamo che il calcio torni al centro del confronto fra tecnologie e piattaforme. Con la creazione di una rete unica, il calcio può divenire elemento attrattivo», aveva raccontato qualche mese fa Luigi De Siervo, ad della Serie A.