“Far ripartire l’attività in sicurezza, appena possibile, in modo che le società possano tornare a vivere, avendo certezze poi per la prossima stagione. Un intimo contatto con tutti i club sul territorio. E aiuti economici: ristorni di quanto pagato e non usufruito la scorsa e questa stagione, distribuzione delle risorse alle società laddove ci fossero, e abbattimento delle quote di iscrizione per l’anno prossimo”.
Sono queste le tre promesse che Alberto Pasquali ha fatto ai microfoni di Calcio e Finanza, durante la seconda parte del faccia a faccia a distanza per le elezioni alla presidenza del Comitato lombardo della Lnd, il più “pesante” in Italia, con 1.400 club e 185.000 giocatori.
Pasquali, medico di 62 anni, è stato in passato presidente del gruppo Aiac di Brescia e dal 2007 è il numero uno della Delegazione Lnd, sempre della sua città.
Tanti i temi d’attualità sviscerati. Come la contrapposizione con il “sistema romano”: “La necessità di autonomia di una regione importante come la Lombardia, o almeno di far valere la sua forza, è molto percepita soprattutto dai club – ha detto -, perchè la nostra regione ha sempre pagato tutto e nei tempi previsti. Cosa ha ricevuto in cambio? Poco o nulla: per questo bisogna decentrare”.
Poi, la Riforma dello Sport, “con la decadenza del vincolo sportivo, che avrà effetti disastrosi – ha sottolineato – così come il mancato riconoscimento del premio economico nei passaggi di giocatori tra società dilettantistiche, perchè si ripercuoterà sulle quote di iscrizione delle famiglie e le squadre non potranno più programmare con serenità le stagioni successive. Inoltre, l’introduzione del lavoratore sportivo implica una rivoluzione organizzativa, con aumento enorme dei costi”.