«Da Ilaria D’Amico nessun messaggio, ma è un esempio»

Dall’Europa League alla Champions League. E’ il percorso di Anna Billò, a partire da questa stagione volto principale della massima competizione europea per club su Sky, al posto di

Anna Billò

Dall’Europa League alla Champions League. E’ il percorso di Anna Billò, a partire da questa stagione volto principale della massima competizione europea per club su Sky, al posto di Ilaria D’Amico. La conduttrice è stata invitata dal Corriere della Sera, a proposito della sua nuova esperienza.

«Considero questa conduzione un passaggio del mio percorso: lavoro in Sky da 16 anni. In passato mi sono sempre criticata molto, ma quando sono diventata mamma ho capito che dovevo ridurre lo stress. Ho la fortuna di fare un lavoro che è la mia passione, devo solo cercare di farlo al meglio senza darmi voti», ha esordito.

Dalla collega che ha sostituito, però, non ha ricevuto alcun messaggio: «Ma la conosco, ha un rapporto pessimo con il telefono. Per me Ilaria è stata un grandissimo esempio, la trovo una professionista pazzesca, sempre pronta e charmante».

Il marito Leonardo, ds del Psg ed ex Milan e Inter, è il suo primo tifoso: «Sento davvero il suo orgoglio per le cose che faccio: non era scontato. Soprattutto, ha capito che per me il lavoro sarebbe rimasto un punto fermo, anche dopo la nascita dei bambini: si rende utile banalmente anche nell’organizzazione quotidiana, non mi fa mai mancare il suo appoggio».

Anna fa la pendolare tra Milano e Parigi, dove Leonardo lavora. «Parto il lunedì e torno il giovedì. Ho cercato di avere un’organizzazione che funzioni anche quando non ci sono. Ma quando sono a Parigi, i bambini li porto io a scuola o a fare le attività. Compatibilmente con i suoi impegni, lo fa anche Leo. E poi tante video chiamate!».

Nel curriculum di Anna Billò figurano pure due prove da attrice, ma non ha ambizioni artistiche: «L’allenatore nel pallone 2, del 2008, nasceva da una collaborazione con Sky. In C’è tempo, del 2019, è stato Walter Veltroni a volermi e per lui ho indossato i panni di un giudice: avendone grande stima non potevo dirgli di no, mi ha divertito, ma non è il mio mondo».

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Durante la prima ondata del coronavirus tutta la sua famiglia si è ammalata. «Ha cominciato il piccolo, poi io e Leo e per ultimo il grande. Questa cappa ti fa sentire l’incertezza, ma sono sentimenti che proviamo tutti, in ogni Paese».

Chiusura dedicata alla Champions e a chi sarà il prossimo club a conquistarla: «Oggi direi il Bayern Monaco: ha dimostrato una forma incredibile. Però la Champions è una competizione pazza, fino alle ultime giornate riserva sorprese».