Riapertura calcetto, Bonaccini: «Confronto utile con Spadafora»

“Abbiamo posto le basi per una ripresa del calcetto e degli sport di contatto, per un grande piano per l’impiantistica sportiva e per garantire la massima collaborazione istituzionale nell’attuazione della…

Si può fare sport

“Abbiamo posto le basi per una ripresa del calcetto e degli sport di contatto, per un grande piano per l’impiantistica sportiva e per garantire la massima collaborazione istituzionale nell’attuazione della legge delega sullo sport”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al termine della videoconferenza con il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, alla quale hanno partecipato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, l’assessore del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli (coordinatrice della commissione cultura e sport della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) e Ilaria Cavo, assessore della Regione Liguria (in rappresentanza del Presidente Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza).

“Abbiamo messo a disposizione la cabina di regia interregionale perché siano predisposte indicazioni comuni per la ripresa degli sport di contatto, magari già a partire dal prossimo 25 giugno se le condizioni epidemiologiche lo consentiranno”, ha spiegato Bonaccini.

“Porterò poi all’attenzione della Conferenza delle Regioni – ha proseguito Bonaccini – l’ipotesi di dedicare, sulla base di un’esperienza già realizzata nella mia Regione, una parte della prossima programmazione dei fondi europei 2021-27 all’impiantistica sportiva. Potremmo così in modo condiviso realizzare davvero un grande piano nazionale per la creazione e la modernizzazione degli impianti sportivi”.

Infine, ha concluso Bonaccini, “ho proposto al ministro, riscontrando grande attenzione, di dare alla legge delega sullo sport gambe adeguate per camminare speditamente. Lo si può fare attraverso l’attivazione di un tavolo di confronto che da subito consenta una condivisione Stato- Regioni ed enti locali di obiettivi e contenuti dei decreti attuativi”.