In una riunione andata in scena nella giornata di ieri, ECA, UEFA ed European Leagues hanno avuto modo di fare il punto sulle nuove linee guida stabilite dalla FIFA.
Un documento che propone ai club – tra le altre cose – di prolungare i contratti dei calciatori in scadenza a giugno fino al termine effettivo della stagione, e di adeguare la nuova finestra di mercato in modo che questa cada tra la fine della vecchia stagione e l’inizio di quella nuova.
«Le Linee Guida stabilite – si legge nella lettera che l’ECA ha diffuso ai propri membri al termine del vertice – chiariscono che, quando si tratta di contratti di lavoro e di accordi di trasferimento, deve prevalere l’autonomia contrattuale delle parti».
«Di conseguenza, la decisione sull’opportunità di modificare le condizioni di un contratto (ad es. Modifica/proroga della data di scadenza/data di inizio di un contratto di lavoro) è soggetta alla volontà delle parti di tale contratto.
Nonostante questo, al fine principalmente di preservare l’integrità delle competizioni e la stabilità delle squadre, la FIFA raccomanda che, in quei campionati che saranno completati dopo la data prevista inizialmente, i giocatori estenderanno i loro contratti esistenti in modo da completare la stagione con il loro club attuali.
Ad esempio, se l’attuale data di scadenza del contratto è il 30 giugno 2020 e la data di fine effettiva della stagione corrente è il 31 luglio 2020, il contratto può essere prorogato dalle parti fino al 31 luglio 2020». Ma cosa succede se il prolungamento di un contratto va a coinvolgere un trasferimento già ufficializzato o un prestito in corso? «In questo caso i due club potrebbero anche aver bisogno di riorganizzare i termini di un accordo di trasferimento o di un prestito precedentemente firmato».
A proposito del mercato, l’ECA sottolinea: «Al momento il calendario delle varie competizioni in tutto il mondo è incerto Inoltre, è già chiaro che la crisi del COVID-19 avrà un impatto negativo sul calcio e metterà molti club in gravi difficoltà finanziarie.
Il modello di business di molti club europei si basa in modo significativo sul mercato dei trasferimenti e quindi dipende, in larga misura, dalle finestre di trasferimento. È per questi motivi che la posizione dell’ECA è che ci deve essere flessibilità riguardo alle date e alla durata della finestra di trasferimento imminente.
Le leghe devono essere in grado di avere una finestra adattata al calendario delle loro competizioni e i club devono avere una ragionevole opportunità di ricorrere al mercato dei trasferimenti non solo per adattare le loro squadre, ma forse ancora più importante, per avere accesso ai fondi dalle attività di trasferimento.
La FIFA ha concordato sulla necessità di un approccio flessibile ma ritiene che, sebbene le finestre di trasferimento possano essere regolate e modificate, la loro durata dovrebbe rimanere entro il limite massimo di 16 settimane (per le finestre estive e invernali combinate) come attualmente stabilito nell’RSTP della FIFA.
Le parti interessate hanno convenuto che questo è un aspetto che deve essere monitorato e valutato su base continuativa e dipenderà in definitiva da quando le competizioni saranno in grado di riprendere e saranno definiti i calendari sportivi. Si prevede pertanto che entro le prossime settimane saranno necessarie ulteriori discussioni e possibili adeguamenti», conclude la lettera.