La UEFA sta esplorando diverse possibilità per apportare modifiche alle norme del Fair Play Finanziario, mentre i club cercano di capire come affrontare la crisi derivante dal blocco delle competizioni, a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Introdotte un decennio fa, le norme sul controllo dei costi sono state stabilite al fine di impedire alle società europee di accumulare grandi perdite. Le regole sul “break-even”, che obbligano i club che giocano in Champions ed Europa League a spendere solo ciò che incassano, impediscono ai ricchi proprietari di pompare denaro nelle società per i trasferimenti e gli stipendi dei giocatori.
Tuttavia – scrive “AP News” – oggi queste iniezioni di liquidità da parte degli investitori potrebbero essere necessarie per mantenere in vita i club. A tal proposito, la UEFA cerca di capire quando la stagione potrà riprendere, valutando i cambiamenti necessari a mitigare le difficoltà finanziarie portate dalla pandemia.
«È stato istituito un gruppo di lavoro per esaminare in che modo le licenze/FPF per club potrebbero doversi adattare per tenere conto delle straordinarie sfide che i club devono affrontare, a seguito della crisi COVID-19», ha dichiarato la UEFA all’Associated Press.
«La situazione si sta evolvendo rapidamente e il gruppo di lavoro sta monitorando continuamente la situazione con l’obiettivo di presentare una proposta nelle prossime settimane», ha aggiunto l’organismo europeo.
Il comitato esecutivo UEFA ha concordato la scorsa settimana di concedere alle Federazioni affiliate più tempo per completare il processo di concessione delle licenze ai club, inclusa la fornitura dei documenti finanziari, dato che non esiste una data chiara per l’inizio della prossima stagione.
«Le circostanze eccezionali attuali richiedono alcuni interventi specifici per facilitare il lavoro delle Federazioni e dei club affiliati», aveva dichiarato la UEFA a proposito del FPF.