Aspettando i giocatori, il Tottenham taglia gli stipendi dei dipendenti del 20%

Il presidente del Tottenham, Daniel Levy, ha scritto una lettera pubblicata sul sito della società di Londra nella quale si è aperto ai tifosi e agli appassionati di calcio, trattando…

Tottenham Hotspur v Norwich City - FA Cup Fifth Round

Il presidente del Tottenham, Daniel Levy, ha scritto una lettera pubblicata sul sito della società di Londra nella quale si è aperto ai tifosi e agli appassionati di calcio, trattando vari argomenti tra i quali le difficoltà economiche in cui si trova non solo la società ma l’intero sistema calcio.

Nella lettera Levy esordisce ricordando le sue parole dello scorso 18 marzo: “”Dovremo tutti lavorare insieme per garantire che l’impatto di questa crisi non comprometta la futura stabilità del Club”.

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In questa situazione di emergenza mondiale il presidente degli Spurs ha voluto fin da subito evidenziare come l’importante in questo momento sia prima di tutto la salute e sottolineando come il calcio, i giocatori e gli addetti ai lavori del settore non siano esclusi da questo tipo di situazione: “Quando leggo o ascolto storie sui trasferimenti di giocatori quest’estate come se niente fosse, le persone forse non hanno ancora appreso appieno l’enormità di ciò sta accadendo intorno a noi. Con oltre 786.000 infetti, quasi 38.000 morti e alcune parti del mondo completamente in blocco, dobbiamo renderci conto che il calcio non può operare in una bolla. Siamo forse l’ottavo club più grande al mondo per entrate secondo il sondaggio Deloitte, ma tutti quei dati storici sono totalmente irrilevanti in quanto questo virus non ha confini”.

In seguito il numero uno del Tottenham ha parlato del club e della difficile situazione a livello economico che il virus ha generato, azzerando le entrate a fronte di costi elevati che permangono per le casse della società: “Siamo forse l’ottavo club più grande al mondo per entrate secondo il sondaggio Deloitte, ma tutti quei dati storici sono totalmente irrilevanti in quanto questo virus non ha confini. Le operazioni del Club sono effettivamente cessate, alcuni dei nostri fan avranno perso il lavoro e molti saranno preoccupati per il loro futuro. I nostri sponsor saranno preoccupati per le loro attività e i nostri media partner non hanno la certezza quando potremo giocare di nuovo o se ci sarà permesso di giocare di fronte ai nostri fan. Nel frattempo, il Club ha una base di costi annuale che ammonta a centinaia di milioni di sterline”

In seguito ha parlato delle soluzioni applicate dal club per far fronte a questa situazione, con la riduzione del 20% degli stipendi dei dipendenti del club, in attesa che si trovi un accordo tra la Premier League e i sindacati di calciatori e allenatori: “Abbiamo visto alcuni dei più grandi club del mondo come Barcellona, ​​Bayern Monaco e Juventus prendere provvedimenti per ridurre i loro costi. Ieri, avendo già preso provvedimenti per ridurre i costi, abbiamo preso noi stessi la difficile decisione – al fine di proteggere i posti di lavoro – di ridurre la remunerazione di tutti i 550 direttori e impiegati in sofferenza per aprile e maggio del 20% utilizzando, se del caso, il governo schema di solco. Continueremo a rivedere questa posizione. Speriamo che le discussioni in corso tra Premier League, PFA e LMA possano portare i giocatori e gli allenatori a fare la loro parte per l’ecosistema calcistico”.