La Lazio si prepara a festeggiare i 120 anni dalla fondazione: una storia che negli ultimi 16 anni ha come protagonista Claudio Lotito, che ha acquistato ufficialmente il club il 19 lugli0 2004. Il patron biancoceleste si racconta così in una lunga intervista a Repubblica.
«Perché decisi di comprare la Lazio? Capii da subito l’importanza e la responsabilità di acquisire la gestione di una squadra che, oltre ad essere da sempre quella del cuore, rappresentava il patrimonio storico sportivo e l’anima di tantissimi tifosi. Un grande onore, un’emozione forte», le parole di Lotito.
«La Lazio fatturava 84 milioni, ne perdeva 86,5 e aveva 550 milioni di debiti. Oggi ha un bilancio tra i migliori in Italia e all’estero, e ha vinto più di tutti dopo la Juve. Questo rappresenta il vanto e l’orgoglio del sottoscritto e del popolo laziale. La mia gestione in tre aggettivi?Sicuramente innovatrice. Ma direi anche vulcanica e vincente», ha proseguito il patron biancoceleste.
Lotito poi parla del tema dei comportamenti dei tifosi: «Scegliere fra vincere uno scudetto e avere una tifoseria unita? La parte sana dei laziali ha preso coscienza delle sue responsabilità e del proprio ruolo. Oggi, è sotto gli occhi di tutti, c’è una tifoseria responsabile e di qualità che contrasta e fa soccombere quella sparuta minoranza che usa il calcio per altri fini e che ancora oggi mette in pericolo la mia incolumità. Comunque, sceglierei sicuramente il traguardo sportivo».
«Dove voglio portare la Lazio? Mi auguro possa raggiungere altri traguardi sportivi in Italia e all’ estero. Essere il punto di riferimento della politica sportiva per difendere i valori fondanti della società civile. Diventare l’esempio per educare i giovani. Portare il sorriso e la voglia di combattere anche a quelle persone che devono superare degli ostacoli nella vita quotidiana», ha poi concluso Lotito.