Antonello: «Sorpresi da parere Soprintendenza su San Siro»

“Siamo sorpresi dal parere della Soprintendenza su San Siro. Qualche mese fa, intorno ad aprile, abbiamo avuto con loro un incontro in cui sembrava che lo stadio non fosse oggetto di…

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“Siamo sorpresi dal parere della Soprintendenza su San Siro. Qualche mese fa, intorno ad aprile, abbiamo avuto con loro un incontro in cui sembrava che lo stadio non fosse oggetto di alcun vincolo”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello, commentando il parere inviato dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Milano al Comune per chiedere di valutare ipotesi alternative alla demolizione dello stadio di San Siro. “Vogliamo capire un po’ meglio, siamo aperti al dialogo con loro. Ci farà piacere incontrarli di nuovo”, ha aggiunto Antonello ai microfoni del Tgr Lombardia.

“Il distretto di San Siro oggi lo riteniamo non più all’altezza della città di Milano, una città che sta cambiando. Piano B? Per noi il progetto è un nuovo San Siro a San Siro. Affronteremo i prossimi passi insieme alle istituzioni e cercheremo di capire se sarà ancora fattibile questo obiettivo. Chiaro che di fronte a limiti oggettivi e invalicabili dovremmo sederci insieme e capire quali potranno essere i prossimi passi”.

Al Tgr Lombardia è intervenuto anche il presidente del Milan Paolo Scaroni: “L’incontro con i residenti? Eravamo andati lì per ascoltare parole di incoraggiamento ma anche di critica. Ne abbiamo preso nota, il nostro dialogo continuerà. Siamo convinti che la ristrutturazione di San Siro, fatta con due squadre, sia una missione impossibile. O meglio è fattibile ma le due squadre dovrebbero giocare lontano da San Siro per tre anni. Sondaggi? Mi dicono ci siano state già 37mila risposte, che consideriamo molte. Ci augiriamo che risposte ci incoraggiano ad andare avanti”, ha concluso Scaroni.

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