Roma, Fienga: «Baldini? È consulente di Pallotta, pagato dalla sua holding»

«Siamo concentrati sul mantenimento e l’incremento della competitività della squadra, nonostante una revisione dei costi». Così l’amministratore delegato della Roma, Guido Fienga, nel corso dell’assemblea degli azionisti…

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«Siamo concentrati sul mantenimento e l’incremento della competitività della squadra, nonostante una revisione dei costi». Così l’amministratore delegato della Roma, Guido Fienga, nel corso dell’assemblea degli azionisti svoltasi ieri a Trigoria.

«Sono stati fati degli errori e il costo generale, tra ingaggi e ammortamento cartellini, sono aumentati più di quanto sia aumentata la competitività della squadra – ha aggiunto l’ad giallorosso -. Cerchiamo di invertire il contributo dei due fattori, riportando il costo generale della squadra a un livello sostenibile dalla società e compatibile con le nostre ambizioni, che restano sempre molto alte».

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Per portare avanti la politica di riduzione dei costi, ovviamente, la Roma attuerà alcune cessioni che «dovrebbero generare dei ricavi. Ci stiamo concentrando su questo e la logica è massimizzare il ritorno, non vorremmo altri tipi di condizionamento nelle scelte».

Fienga si è soffermato anche sul ruolo di Franco Baldini all’interno del club, spiegando che l’ex dg «è un consulente dell’azionista di maggioranza ed è pagato da AS Roma Spv Llc», ovvero dalla società con sede nel Delaware, azionista di maggioranza di Neep. «Non ha alcun ruolo nella governance della Roma. Il management della società è il soggetto collettivo che elabora strategie e ne determina l’esecuzione – ha quindi sottolineato -. Da quando ho assunto la carica di ad, dalla scelta di Ranieri in poi, nella scelta del nuovo direttore sportivo e del nuovo allenatore Fonseca, tutto ciò è avvenuto per un processo decisionale e finalizzato dal management di questa società».

«Una cosa posso assicurarla: non c’è organizzazione se non c’è disciplina e stiamo migliorando – ha concluso Fienga -. Dobbiamo migliorare e ce la mettiamo tutta. Non può più essere tollerato che la Roma sia una piattaforma usata da chiunque dentro e fuori Trigoria per poter fare quello si vuole. La Roma è un’aspirazione e una società seria».