Zaytsev a Linea Diletta: «Un orgoglio enorme essere capitano»

“Linea Diletta”, il nuovo format di interviste targato DAZN condotto da Diletta Leotta, è giunto al suo quarto appuntamento in cui ha ospitato un personaggio lontano dal mondo del calcio…

zaytsev linea diletta

“Linea Diletta”, il nuovo format di interviste targato DAZN condotto da Diletta Leotta, è giunto al suo quarto appuntamento in cui ha ospitato un personaggio lontano dal mondo del calcio a differenza di chi lo ha preceduto, ma che riscuote l’apprezzamento degli appassionati di sport italiani: il pallavolista Ivan Zaytsev.

Il giocatore nel corso del tempo è diventato sempre più amato e questo non può che fargli piacere: “Non lo so neppure io perché spicco. Perché ho questa faccia (ride, ndr), questa cresta. Non lo so perché… onestamente è una cosa che mi fa piacere essere stato eletto portavoce della pallavolo italiana. Mi fa piacere essere conosciuto dal punto di vista umano e non soltanto l’Ivan sportivo. Essendo padre, avendo una famiglia”.

Zaytsev è anche capitano della Nazionale azzurra e questo non può che renderlo felicissimo: “Diventare capitano? Un orgoglio enorme – continua -. Sentire l’inno di Mameli prima delle partite è unico, mi dà sempre i brividi. Ed essere il capitano del più bel Paese del mondo è una figata”.

[cfDaznSemanticPlayer]

Ivan non ha mancato di parlare anche della grande ammirazione che riscuote per una vera icona della pallavolo: Julio Velasco. “Un grande personaggio, ha un carisma incredibile, una conoscenza della pallavolo mondiale che non ho mai trovato in nessun allenatore. Ha la grande capacità di tirare fuori il meglio dalle persone. Quando va tutto bene siamo tutti bravi. Quando le cose vanno male, lì viene fuori la dote di una squadra e Velasco ci ha aiutato molto. Non abbastanza da arrivare il finale scudetto, siamo usciti in semifinale, è l’appunto che faccio al coach: si poteva fare di meglio (ride, ndr)”.

Al momento è ancora presto per pensare a quello che farà una volta terminata la sua carriera, ma difficile pensare che possa diventare allenatore: “No. Sto dando tanto a questo sport, è un privilegio giocare a pallavolo, me l’ha trasmesso mio padre. E ne ho fatto un lavoro. Ma quando smetterò, sparirò, andrò in Polinesia (ride, ndr)”.

Infine un accenno alla prossima stagione: la decisione su una possibile permanenza a Modena è ancora tutta da prendere. “Mi metti un po’ in difficoltà. Bellissimo ambiente… lo scopriremo solo vivendo. Onestamente ci sono delle cose da risolvere, ci stiamo provando, ma vediamo…” – ha concluso.

 

SEGUI LE PARTITE DELLA SERIE A SU DAZN: CLICCA QUI PER ATTIVARE IL SERVIZIO GRATIS PER UN MESE

Temi

DAZN