La norma sugli impatriati può avvantaggiare la Serie A

Una “legge Beckham all’italiana”. Le nuove norme sugli impatriati possono creare un vantaggio anche per le squadre di calcio: ingaggiare i big dall’estero può essere più conveniente come mai.

Come spiega…

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Una “legge Beckham all’italiana”. Le nuove norme sugli impatriati possono creare un vantaggio anche per le squadre di calcio: ingaggiare i big dall’estero può essere più conveniente come mai.

Come spiega Marco Bellinazzo sul Sole 24 Ore, infatti, la norma sul “rientro dei cervelli” contenuta nell’articolo 5 nel nuovo decreto Crescita (Dl n. 34 pubblicato il 30 aprile nella Gazzetta Ufficiale n. 100) prevede che per chi dal 1° maggio trasferisce la propria residenza in Italia per un minimo di 24 mesi, non avendo risieduto nel nostro paese negli ultimi due anni, l’Irpef venga tassata solo sul 30% dell’imponibile.

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Un risparmio non di poco conto per i club: con la normativa attuale, uno stipendio netto di 10 milioni pesa sulle casse del club per circa 17,5 milioni di euro lordi. Con l’eventuale entrata in vigore della nuova normativa, per un big proveniente dall’estero il costo scenderebbe a circa 11,5 milioni lordi, con un risparmio di 6 milioni circa.

L’ampliamento dell’applicabilità della norma anche a chi non ha un ruolo “direttivo” potrebbe permettere sconti fiscali non solo per gli allenatori (si parla soprattutto di Antonio Conte) ma anche per quanto riguarda i giocatori, con un beneficio fiscale più importante per le squadre del Sud: in Basilicata, Campania, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia, l’imponibile scenderà infatti al 10%.

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Non solo, però. Perché, come spiega il Sole 24 Ore, le nuove norme potrebbero venire allargate anche ad allenatori e calciatori non italiani, visto che si parla genericamente di “lavoratori che non siano stati residenti da due anni in Italia e non viene sancito che prima debbano aver abitato nella Penisola per un certo periodo”.

Una norma che potrebbe così essere ancora più vantaggiosa della “legge Beckham” in Spagna e che si aggiunge così già alla norma sui nuovi residenti fiscali e il forfait di 100mila euro per i proventi esteri, già sfruttata da Cristiano Ronaldo.

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