La Camera di Investigazione dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha comunicato la decisione di deferire il caso AC Milan alla Camera Arbitrale CFCB poiché il club non è riuscito a rispettare il requisito di pareggio di bilancio nel corrente periodo di osservazione determinato nella stagione 2018/19 e riguardante gli esercizi conclusisi nel 2016, 2017 e 2018.
La UEFA non rilascerà altri commenti al riguardo fino a una decisione da parte della Camera Arbitrale CFCB.
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Il deferimento non riguarda la decisione presa dalla Camera Arbitrale CFCB a dicembre 2018, relativa al periodo di osservazione precedente e inerente agli esercizi conclusisi nel 2015, 2016 e 2017. Detta decisione è attualmente oggetto di appello al TAS.
Il Milan ha chiuso l’esercizio 2017-2018 (ultimo del triennio analizzato dall’Uefa) con una perdita netta a livello consolidato di 126 milioni di euro, in aumento di 53 milioni rispetto ai 73 milioni di rosso dell’esercizio precedente.
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Tale peggioramento del risultato netto, si legge nel bilancio consolidato del gruppo Milan, deriva principalmente da maggiori ammortamenti e svalutazione dei diritti alle prestazioni dei calciatori per 49,3 milioni, da maggiori costi per il personale tesserato per 13,2 milioni e da maggiori oneri finanziari per 16,4 milioni.
Dal punto di vista dei ricavi, il Milan ha chiuso l’esercizio 2017-2018 con un fatturato consolidato di 255,8 milioni di euro, di cui 42,1 milioni relativi alla gestione del parco calcatori (plusvalenze e incassi da prestiti).