Boban: "Il FPF va cambiato: a Inter e Milan vanno concessi investimenti"

Il vicesegretario della Fifa Zvonimir Boban attacca sul fronte Fair Play Finanziario. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport (qui l’intervista completa) l’ex centrocampista di Milan e Croazia punta il…

Inter Milan

Il vicesegretario della Fifa Zvonimir Boban attacca sul fronte Fair Play Finanziario. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport (qui l’intervista completa) l’ex centrocampista di Milan e Croazia punta il dito contro il sistema di controllo dell’Uefa.

«Se non si pongono dei correttivi al sistema del Fair Play finanziario Inter e Milan faranno fatica a rimettersi al passo. Vale per loro, ma ovviamente anche per tutti quei club che hanno l’ambizione di competere per i massimi traguardi», le sue parole.

«Non posso che elogiare i risultati del lavoro fatto in questi dieci anni che ha permesso di mettere in sicurezza i conti del calcio. Però le norme che impongono il pareggio di bilancio non possono impedire a nuovi imprenditori di fare ingenti investimenti. E mi sembra che Inter e Milan e altri club siano in questa condizione. Chi porta soldi freschi nel mondo del calcio non può che produrre effetti positivi per tutto il sistema».

Zvonimir Boban

Boban interviene poi su altri due temi scottanti in casa Fifa, come il Mondiale a 48 e il Mondiale per club. «Mondiale a 48? Il presidente Infantino si sta impegnando per evitare che grandi nazioni restino fuori dalla vetrina mondiale. Com’ è successo anche ad Olanda e Usa ad esempio. Il nostro intento è quello di sviluppare ulteriormente il calcio e di mettere in vetrina anche i Paesi emergenti. Per questo motivo l’obiettivo di portare il Mondiale a 48 squadre già in Qatar nel 2022 ci sembra vada esattamente in questa direzione. Gironi a tre squadre? Con questa formula le squadre siano spronate ad attaccare per vincere».

Novità in vista anche per il Mondiale per club. «L’intenzione è di dare anche ai club l’opportunità di confrontarsi su scala mondiale. Così proviamo ad organizzare una manifestazione che ogni 4 anni metta di fronte le 24 migliori squadre dei vari continenti. Ma in prospettiva l’ambizione è quella di aprire anche questo Mondiale a 48 società, come per le nazionali».