Banca Imi: effetto CR7 sui ricavi, ma Juve in rosso fino al 2020-2021

L’acquisto di Cristiano Ronaldo contribuirà a spingere i ricavi della Juventus consentendo alla società bianconera di colmare il gap in termini di fatturato con i principali top club europei.

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Patrimonio Cristiano Ronaldo. CR7 Lifestyle

L’acquisto di Cristiano Ronaldo contribuirà a spingere i ricavi della Juventus consentendo alla società bianconera di colmare il gap in termini di fatturato con i principali top club europei.

Ne sono convinti gli analisti di Banca Imi che in un report sul titolo Juventus intitolato “Ronaldomics” hanno calcolato il potenziale impatto dell’acquisto del fuoriclasse portoghese sui conti del club presieduto da Andrea Agnelli per la stagione in corso e i tre anni successivi.

Secondo gli esperti di Banca Imi, grazie anche al maggiore appeal commerciale dovuto all’arrivo di CR7, ma anche in virtù del maggiore montepremi della Champions League e delle plusvalenze (che non possono essere più considerate poste straordinarie ma parte integrante del business model bianconero), i ricavi della Juventus dovrebbero passare dai 505 milioni della stagione 2017-2018 ai 557 milioni previsti per stagione in corso, per poi salire fino a circa 624 milioni nel 2021-2022.

Fino ad allora, avvertono però gli analisti di Banca Imi, i costi del personale tesserato e gli ammortamenti, dove il peso del solo Cristiano Ronaldo è stato stimato in 60 milioni annui, dovrebbero tradursi in un rosso di bilancio non solo per l’esercizio in corso (-68,1 milioni la stima per il 2018-2019) ma anche per i prossimi due esercizi (-62,4 milioni la perdita attesa per il 2019-2020 e -26,3 milioni il rosso previsto per il 2020-2021).

Solo dal 2021-2022, secondo gli esperti di Banca Imi, la Juventus dovrebbe tornare in utile, chiudendo il bilancio con un risultato netto di poco inferiore al milione di euro.

A questi risultati gli analisti della banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo arrivano assumendo plusvalenze per circa 60 milioni ogni anno e ricavi dalla Champions League calcolati su uno scenario prudenziale che prevede l’approdo dei bianconeri fino ai quarti di finale.

Sulla base di queste stime Banca Imi assegna un target price di 1,4 euro al titolo Juventus, portando la raccomandazione da hold a buy.

Nessuna indicazione viene fornita invece in merito a possibili sforamenti dai parametri del fair play finanziario, nonostante la previsione di perdite di bilancio significative già a partire da questa stagione e per le prossime due.