Prove di dialogo tra Sky e Mediapro sui diritti tv della Serie A 2018-2021.
Secondo quanto riportato da Repubblica, nella giornata di ieri l’ad di Sky Italia, Andrea Zappia, e il numero uno di Mediapro, si sono incontrati dando il via a quella che con un filo di ottimismo uno dei presenti ha definito la prima riunione di una nuova trattativa privata.
Fino ad oggi tra la pay tv satellitare, interessata a trasmettere la Serie A per i prossimi tre anni, e la media company spagnola, che ha vinto il bando della Lega come intermediario indipendente, i contatti erano stati minimi e comunque sempre tesi.
Tanto che alla fine Sky ha chiesto e ottenuto dal tribunale di bloccare d’urgenza (ex art.
700) la vendita delle immagini del campionato imbastita dagli spagnoli.
Per questo, terrorizzata dall’ipotesi di restare schiacciata tra la decisione del tribunale e l’assemblea dei presidenti (entrambe previste per lunedì), la Lega Calcio ha deciso di giocare d’anticipo.
Il commissario straordinario della Lega di Serie A, Giovanni Malagò, e il presidente Gaetano Micciché hanno così chiesto al subcommissario Paolo Nicoletti di convocare tempestivamente tutte le parti e convincerle/costringerle a trovare una soluzione.
La prima sorprendente notizia – sottolinea Repubblica – è che nessuna delle parti ha opposto resistenza. La seconda è che l’incontro è stato anche, a suo modo, proficuo.
Alla riunione, tenutasi in territorio neutro, nello studio Toffoletto, legale della Serie A, hanno partecipato oltre a Nicoletti, Roures e Zappia, anche l’amministratore delegato di Infront, Luigi De Siervo, e una discreta quantità tra tecnici del settore e avvocati.
A parlare è stato però principalmente Nicoletti che ha chiesto e ottenuto la disponibilità di tutte le parti a lavorare, anche nel non improbabile caso in cui il giudice bocci il bando degli spagnoli, a una via d’uscita praticabile per tutti.
L’idea della Lega – a quanto si è capito – sarebbe quella di invitare Mediapro ad abbandonare in ogni sua forma il progetto di Canale di Lega , anche a costo di lasciare un po’ di soldi sul tavolo; e contemporaneamente di chiedere a Sky di offrire più di quanto fatto finora per avere il calcio in esclusiva.
Il classico «sacrificio da parte di tutti», insomma. Sacrificio che chiederà anche ai club, i quali dovrebbero pretendere meno dei 1050 milioni offerti dagli spagnoli. Ed è proprio quest’ultimo, a ben guardare, lo scoglio più grosso contro il quale rischia di fermarsi tutto.