Il caso Infront-diritti tv va verso l’archiviazione. Secondo quanto riporta l’Ansa, i pm di Milano Paolo Filippini e Giovanni Polizzi hanno firmato la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sul caso Infront e diritti tv nel calcio a carico tra gli altri di Marco Bogarelli, ex numero uno della società, Riccardo Silva, patron della società Mp&Silva, e dei presidenti della Lazio, del Genoa e del Bari, Claudio Lotito, Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta. Prima della trasmissione al gip, l’istanza dovrà essere firmata dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti. Negli atti c’è il nome di Galliani, mai formalmente indagato.
Secondo l’accusa della Procura di Milano, gli allora manager di Infront Italy Marco Bogarelli e Giuseppe Ciocchetti e il proprietario di Mp&Silva Riccardo Silva, distributore dei diritti tv della Serie A all’estero, fin dal 2009 erano stati il perno di un’associazione a delinquere «finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti, tra i quali turbativa d’asta, autoriciclaggio, truffa aggravata, ostacolo alle funzioni di vigilanza, evasione fiscale e tutti quei reati di volta in volta necessari per governare i processi di sfruttamento dei diritti audiovisivi del calcio, con l’impossessamento di denaro che avrebbe dovuto entrare nelle casse della Lega».
Da quanto riporta l’Ansa, contestuale all’archiviazione c’è una richiesta di stralcio del filone principale dell’indagine che riguarda il fiscalista svizzero Andrea Baroni, uno dei soci di Tax and Finance (T&F), societa’ di consulenza fiscale con sede a Lugano e di diritto inglese con uffici in tutto il mondo. Indagine dalla quale è nata quella su Infront e sull’assegnazione dei diritti tv del calcio avvenuta nella primavera del 2015 nell’ambito della quale la Procura milanese, lo scorso aprile, si era vista respingere dal gip Manuela Accurso Tagano l’istanza di arresto di Bogarelli, Giuseppe Ciocchetti, ex dg di Infront, e Silva.
Il giudice, che si è visto confermare il suo provvedimento pure dal Tribunale del Riesame – al quale avevano fatto ricorso i pm ribadendo la richiesta di arresto – aveva in sostanza ritenuto che gli indagati non avrebbero fatto parte di un’associazione per delinquere, ma al massimo di una “lobby”. I pm allora avevano contestato a vario titolo, oltre all’associazione, anche turbativa d’asta, ostacolo all’attività di vigilanza della Covisoc (Commissione per la vigilanza e controllo delle societa’ di calcio), riciclaggio e reati fiscali.
La tranche dell’indagine, della quale è pronta la richiesta di archiviazione che arriva in seguito ai provvedimenti del gip e del Riesame, ruota attorno al cosiddetto ‘sistema Infront’ e cioè su un “network” di soggetti che avrebbero preso accordi per pilotare la gara di assegnazione dei diritti, attraverso la stessa Infront, a favore di Mediaset (indagati anche due dirigenti di Rti, societa’ del gruppo) e su “incroci” di assetti e partecipazioni societarie ‘occulte’.
Tra le varie persone furono iscritti anche Alessandro Zarbano, ad del Genoa e Andrea Locatelli, allora consigliere della società advisor. Negli atti depositati ritorna più volte il nome di Adriano Galliani, che fu anche intercettato, il quale non risulta essere formalmente indagato. Dopo la firna del procuratore aggiunto Giulia Perrotti, a meno di colpi di scena, la richiesta di archiviazione verrà trasmessa all’ufficio gip.