Lega Pro, una delegazione guidata da Gravina in udienza da Papa Francesco

Nella mattinata di oggi una delegazione della Lega Pro, presieduta dal Presidente Gabriele Gravina, ha partecipato presso la Santa Sede all’udienza di Papa Francesco, il “Papa sportivo” per eccellenza, nell’anno…

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Nella mattinata di oggi una delegazione della Lega Pro, presieduta dal Presidente Gabriele Gravina, ha partecipato presso la Santa Sede all’udienza di Papa Francesco, il “Papa sportivo” per eccellenza, nell’anno in cui si tiene il Giubileo della Misericordia.

E’ stata certamente una giornata indimenticabile per la Lega Pro, i dipendenti, i club e i 120 giovani calciatori che, oltre a rappresentare tutte le squadre, giocheranno la Final Four del Campionato Berretti.

I partecipanti hanno voluto imprimere nella memoria questo momento con una foto insieme al Pontefice. Il Santo Padre ha sorriso mentre tiene con cura e curiosità tra le mani la maglia celebrativa con il numero 50, dedicata al 50° anniversario del Torneo Dante Berretti, e il nuovo pallone Puma adottato per il campionato 2016-17 di Lega Pro.

La “benedizione” particolare che hanno ricevuto tutti i partecipanti a conclusione dell’udienza è sicuramente entrata nel cuore di ognuno, come ha testimoniato il presidente Gabriele Gravina con le sue parole: È una vera festa dello sport quella che abbiamo vissuto insieme qui in Piazza San Pietro, che oggi ha ospitato anche numerosi calciatori di Lega Pro. Un messaggio che invita a lavorare ogni giorno con volontà e gioia affinchè lo sport rimanga un divertimento oltre ad essere una professione. Per i nostri giovani atleti è stato un incoraggiamento non solo a giocare, come già fanno, ma a mettersi in gioco nella vita come nello sport, senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Per tutti noi che operiamo in Lega Pro è un motivo di giusto orgoglio, ma soprattutto è una responsabilità, curare la crescita sportiva ed umana dei calciatori che militano nelle nostre squadre”.

La possibilità di partecipare all’udienza di Papa Francesco ha rappresentato un momento di grande importanza e riflessione personale: l’attività sportiva deve sempre favorire i valori dell’amicizia, del rispetto e della solidarietà.

Già da domani, giovedi 9 giugno,con le due semifinali della Final Four, le squadre potranno mettere in campo la “sana sportività e l’entusiasmo” richiesto dal Santo Padre.