Intercettazioni Infront Atalanta, lo strano giro da Victoria's Secret a Percassi

Nuovi dettagli e nuove intercettazioni sono state pubblicate oggi dal Corriere della Sera a proposito dell’inchiesta su Infront in cui emerge uno strano giro di sponsor tra il marchio Victoria’s…

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Nuovi dettagli e nuove intercettazioni sono state pubblicate oggi dal Corriere della Sera a proposito dell’inchiesta su Infront in cui emerge uno strano giro di sponsor tra il marchio Victoria’s Secret di cui il gruppo Percassi è licenziatario e l’Atalanta veicolato proprio da Infront.

Nemmeno la Guardia di Finanza azzarda delle ipotesi per spiegare il presunto meccanismo. Ma nell’informativa agli atti dell’inchiesta della procura di Milano sui diritti tv e sull’ipotesi di «ostacolo all’attività dell’autorità di vigilanza», spuntano un paio di telefonate tutte da capire, in chiave atalantina. La premessa, doverosa, è che nessun esponente della famiglia Percassi e nessun dirigente nerazzurro risulta indagato. Ma ecco quanto svelato dai telefonini intercettati.

La Finanza riassume così: «Si colgono indizi inerenti un presunto finanziamento in favore di Infront da parte del noto gruppo Percassi, sotto forma di sponsorizzazione del marchio Victoria’s Secret», di cui la holding bergamasca è licenziataria da quest’anno, con negozi a Milano e Oriocenter.

«La provvista erogata — proseguono gli investigatori — circa due milioni di euro, verrebbe poi restituita da Infront all’Atalanta calcio, tramite contratti di marketing relativi alle prossime stagioni calcistiche».

Resta oscuro, però, il senso del meccanismo che si estrapola dalle telefonate: e cioè, il gruppo che controlla l’Atalanta, e che quindi riceve i diritti tv da Infront, si impegnerebbe a coprire un buco della stessa società tramite un giro di sponsorizzazioni. Perché? Una risposta, se mai ci sarà, verrà dall’inchiesta di Milano. Ieri Luca Percassi ha evitato qualsiasi commento e non ha assolutamente riconosciuto come «noto» il contenuto di quelle telefonate tra i vertici di Infront.

Telefonate che invece vengono riportate nelle parti salienti oggi dal Corriere della sera.

L’11 maggio Andrea Locatelli, vicepresidente di Infront Italy, parla con Giuseppe Ciocchetti, managing director della stessa società, concessionaria di tutti i diritti tv per conto della Lega Calcio. Dice Ciocchetti, dopo alcune parole che risultano incomprensibili: «…a Luca Percassi una proposta di sponsorizzazione Victoria’s Secret da un paio di milioni per le partite finali 2014/15…».

«Sì», risponde Andrea Locatelli. «Perché abbiamo un buco immenso». «Ah…». «Marco — prosegue Ciocchetti probabilmente riferendosi a Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy — poi gli deve dire…eh…dai fammi una cazzo di sponsorizzazione del genere, io te li ridò poi su…sull’Atalanta». «Sì», ancora Locatelli. «Negli anni successivi, 700 all’anno…— specifica il suo interlocutore, che aggiunge —: io non gliel’ho ancora detto, adesso glielo scrivo io, quindi magari…».

Locatelli lo interrompe: «Ma perché io lo vedo, io lo vedo un giorno si e un giorno no, Luca…Ma quando gliela vogliamo inoltrare (la proposta o comunque la mail, ndr), domani? È sufficiente?». «Adesso». «Adesso», concorda il vicepresidente della società dei diritti tv. Tre giorni prima, l’8 maggio, al telefono c’erano invece Roberto Bottali, manager delle sponsorizzazioni di Infront, e lo stesso Ciocchetti.

«Quella cosa che hai detto a Gianluca di Victoria’s Secret, più o meno ho il quadro, vuoi che dopo la vediamo…?» chiede Bottali. Ciocchetti: «Volentierissimo, sì…perché questo che dobbiamo fare non è un vero…». «Ok, no — dice Bottali – spazi ne abbiamo, però volevo capire con te…cioè, son tanti soldi, non so se sia sufficiente, se bisogna aumentare la visibilità oppure no».

Conversazioni da approfondire. Ammesso (e non concesso) che il Gianluca della telefonata dell’8 maggio sia l’amministratore delegato dell’Atalanta, (comunque per tutti Luca, a dispetto del nome intero all’anagrafe), sembra di capire che prima di parlare con Locatelli l’11 maggio, Ciocchetti avesse già riferito a voce la proposta allo stesso Percassi: «Quella cosa che hai detto a Gianluca di Victoria’s Secret», dice infatti Bottali al telefono.

E la richiesta dell’affare da due milioni, per coprire «un buco immenso» di Infront, era quindi da formalizzare.