Non solo maglie. In Premier league (in questo caso sarebbe più corretto dire “in Champions league”) anche i numeri sono un business. Lo si è visto domenica scorsa durante la Community shield giocata tra Arsenal e Chelsea, in cui i giocatori blues hanno utilizzato nuovi numeri studiati appositamente dalla Adidas.
Dopo aver utilizzato uno stile di font 3D per diversi anni, il Chelsea avrà un nuovo lettering. Si tratta di un nuovo font dal look elegante e bordi arrotondati, composto da una sottile linea blu al centro di ogni numero. Un numero che è anche un richiamo alla tradizione e ricorda chiaramente quelli che la casa tedesca utilizzava negli anni ’70 e vennero ampiamente proposti soprattutto durante i mondiali Argentina 1978.
Lo scudo bianco e nero Chelsea appare nella parte inferiore del carattere utilizzato nelle uniformi 15-16 del Chelsea. Volendo trovare invece richiami alla storia del club non si può non ricordare che un font simile è stato ispirato da quello utilizzato per il club londinese a metà degli anni 2000.
Come sanno gli appassionati di Premier, il massimo campionato inglese “brandizza” le squadre che vi prendono parte imponendo la propria numerazione ufficiale all’interno della quale vi è il logo del campionato.
I club inglesi sono invece liberi di utilizzare numeri personalizzati per le altre competizioni, dalla Champions league all’Europa league passando per la Community Shield (la Supercoppa inglese). Numerazioni libere anche per la FA Cup.
Ecco quindi che la numerazione sulle maglie diventa un ulteriore motivo di business in un paese in cui quasi tutti vanno allo stadio con la maglia della squadra del cuore (i più fanatici cambiano anche la maglia casa-trasferta).