Il nuovo Parma sta vedendo la luce. Il 27 luglio sarà ricordato come la data ufficiale del riconoscimento della Figc che ha fatto seguito alla creazione della società dal notaio (30 giugno) e della presentazione alla stampa del progetto (1 luglio). Il Parma riparte dai principali imprenditori del territorio, con un capitale sociale di partenza sul milione e 750 mila euro. Ed avrà anche una forma di azionariato diffuso, che avrà un peso del 30% nella proprietà: chiunque potrà sottoscrivere una quota di almeno 500 euro.
Finisce così anche il dualismo tra le due società che erano nate per rilevare il titolo sportivo. Decisivo – stando per lo meno a quanto dichiarato da Giuseppe Corrado – il sostegno del sindaco Pizzarotti: “Ci ha penalizzato il sindaco – ha dichiarato il promotore della seconda cordata – Parma 1913 ha avuto condizioni di favore”.
Pizzarotti non aveva nascosto certo la sua preferenza: “Vogliono fare un calcio pulito, per questo li abbiamo appoggiati”). Quel che è certo è che non mancano nomi di rilievo internazionale come quelli di Guido Barilla, Paolo Pizzarotti, Gian Paolo Dallara.
E la società si sta già muovendo. Subito il via alla campagna abbonamenti. Ci saranno prezzi popolari – curva a 25 euro per l’intera stagione – ma anche la possibilità di diventare un “member” del Parma: sconti su parcheggio, bike sharing, wifi, merchandising. E incontri a cene con i dirigenti per essere sempre aggiornati.
Grandi nomi del passato del Parma nella gestione: si tratta di Gigi Apolloni (allenatore) e Lorenzo Minotti (responsabile area tecnica) a cui si aggiunge naturalmente il presidente Nevio Scala. Diesse è Andrea Galassi, in tandem con Minotti a Cesena, mentre Fausto Pizzi guiderà il settore giovanile: Simone Barone e Stefano Morrone saranno i tecnici di juniores e allievi.
«Vinceremo a modo nostro – ha dichiarato con forza Scala al Corriere della Sera – Vogliamo dare un calcio al calcio marcio e per farlo contiamo sull’appoggio dei tifosi. Finalmente ora possiamo lavorare non più, per così dire, da clandestini».
Ma quale è il “modo” del Parma. Scala entra nei dettagli: “si sono proposti tanti giocatori, ma noi non firmeremo contratti oltre lo stipendio massimo fissato dalle regole della Lega Nazionale Dilettanti”. Che in D è di poco superiore ai 30 mila euro.
L’ok della FIGC servirà soprattutto a sbloccare i contratti. Rimane Alessandro Lucarelli (sarà il capitano) e così sarà anche per Marco Marchionni. Tra le novità Jacopo Viola e Lorenzo Crocetti del Siena. In attacco arriva Jeda, ex Cagliari e Lecce, ultimo anno alla Nuorese, ha 36 anni.
Per gli allenamenti, la società ha presentato una proposta per l’affitto del centro sportivo di Collecchio, inserito nel fallimento dell’ex società. Decisione entro venerdì. Mentre per lo stadio si pensa ad una “apertura”: “Vogliamo – è l’idea di Scala – anche abbattere le barriere, come in Inghilterra. Speriamo ce lo concedano, vogliamo che i giocatori siano a portata di tifo. E non vogliamo che lo stadio sia una prigione, la partita dovrà essere una festa”.