Inter, bond o aumento da 40 mln a gennaio per rilanciarsi

Un aumento di capitale da 40 milioni di euro o un’operazione mista che comporti anche l’emissione di un bond rivolto, presumibilmente, ai due grandi soci del club (la…

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Un aumento di capitale da 40 milioni di euro o un’operazione mista che comporti anche l’emissione di un bond rivolto, presumibilmente, ai due grandi soci del club (la International Sport Capital di Erick Thohir e la Internazionale holding di Massimo Moratti) o a investitori istituzionali. Sono queste le due ipotesi attualmente sul tavolo del cda dell’Inter, che oggi è stato rinnovato dall’assemblea con l’ingresso, in quota a Massimo Moratti, del banchiere d’affari Gerardo Braggiotti (Banca Leonardo), dell’avvocato Carlo d’Urso e con la conferma di Alberto Manzonetto (Four Partners).

Gli uomini della banca d’affari Lynx Capital, specializzata in operazioni finanziarie per le società sportive, e già consulente di Erick Thohir al momento dell’ingresso dell’uomo d’affari indonesiano nell’Inter con il 70%, sarebbero già al lavoro sullo schema dell’operazione, che dovrebbe essere lanciata entro gennaio, anche in vista della sessione invernale del calciomercato.

Grazie a questa operazione arriveranno risorse fresche nelle casse del club che potrà così avere qualche margine di manovra in più, compatibilmente ai vincoli imposti dal regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario, per rafforzare già a gennaio la squadra ora allenata da Roberto Mancini. L’obiettivo è quello cercare di lottare fin da subito per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League (o vincendo l’Europa League o puntando al terzo posto in campionato).

Proprio il ritorno di Mancini sulla panchina nerazzurra ha contribuito a riportare il sereno in società, riavvicinando Moratti al progetto di Thohir. L’ex presidente onorario e grande finanziatore dei successi passati dell’Inter sarebbe disposto a fare la sua parte nella ricapitalizzazione e anche lo standing degli uomini da lui scelti per rappresentarlo in cda ne sarebbe la dimostrazione. Oltre a Manzonetto, che già sedeva nel board della nuova Inter, sono rientrati in consiglio (ne facevano parte anche ai tempi di Moratti) Braggiotti, banchiere di profilo e di relazioni internazionali e presidente del gruppo Banca Leonardo e l’avvocato d’Urso.