Nedved attacca Totti: "non sa cosa vuol dire giocare in un club come la Juve"

“Ogni volta viene tirata in ballo la Juventus per cose che non la riguardano direttamente. Stimo Totti perché è un grandissimo campione, ma le sue frasi mi hanno…

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“Ogni volta viene tirata in ballo la Juventus per cose che non la riguardano direttamente. Stimo Totti perché è un grandissimo campione, ma le sue frasi mi hanno fatto arrabbiare. Le parole che usa non sono giuste: lui non è mai arrivato a giocare in una squadra così grande, non sa cosa vuol dire giocare per la Juve”. Pavel Nedved risponde così alle al capitano della Roma, che dopo la sconfitta di domenica contro i bianconeri e il contestato arbitraggio del signor Rocchi, aveva sostenuto che la Juventus “dovrebbe fare un campionato a parte”.

“Giocare per la Juve è una cosa molto pesante”, ha aggiunto il consigliere di amministrazione bianconero, ospite alla trasmissione ‘Tiki Taka, “è una cosa molto difficile perché se giochi o lavori per la Juve, hai tutti contro” ha aggiunto il consigliere d’amministrazione bianconero. “Se il capitano della mia squadra dice quello che ha detto Totti alla sesta giornata non so se rimane capitano” ha continuato Nedved. “Come si fa a parlare di campionato falsato? Siamo alla sesta giornata, non è possibile”.

L’ex pallone d’oro si è poi soffermato sugli episodi arbitrali contestati dai giallorossi. “Su Marchisio era rigore, a mio avviso dalla tribuna sembrava abbastanza chiaro con la spinta di Holebas abbastanza forte”. Per quanto riguarda il penalty concesso alla Roma per l’abbraccio Lichtsteiner-Totti, il consigliere d’amministrazione bianconero ha valutato così: “Nessuno dei due giocatori ha capito che cosa è successo, quando fischia l’arbitro”. Sulla decisione di assegnare il secondo rigore alla Juve per il contatto Pjanic-Pogba, Nedved è chiaro: “Parlare di centimetri, fuori o dentro l’area, mi sembra ridicolo: Rocchi vede che Pogba è sulla riga e decide di dare rigore e non vedo niente di clamoroso. E’ rigore e basta”.

Le parole di Totti sono state commentate anche dall’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta. “Vorrei ricordare che solo l’anno scorso la Roma è arrivata dietro la Juve, seconda a 17 punti, quindi in un campionato strameritato. Poi e’ arrivata qualche volta seconda negli scudetti vinti dall’Inter, quindi di non capisco cosa intendesse. La Juventus ha vinto legittimamente gli ultimi tre scudetti e ci tengo a ribadirlo”.