Il calciomercato ai tempi di Twitter, tra gaffe di club e sponsor e presunti hacker

Twitter è ormai diventato un fenomeno di massa, 140 caratteri con cui poter parlare a più di mezzo miliardo…

Twitter è ormai diventato un fenomeno di massa, 140 caratteri con cui poter parlare a più di mezzo miliardo di iscritti. Un network,quello dell’uccellino Larry, che viene utilizzato sempre più di frequente anche dal mondo del calcio, sia giocatori che società, per comunicare eventi, dialogare con i tifosi e dare comunicazioni ufficiali; come qualsiasi altro network anche Twitter presta il fianco all’attacco da parte di hacker che, specialmente durante le sessioni di mercato, si dilettano ad invadere i profili di alcuni giocatori i quali, con grande imbarazzo, sono poi costretti a smentire i tweet “fasulli”.  Ma quanti di questi tweet sono realmente “hackerati” e quanti sono solo delle pessime figure causate dalla voglia di anticipare un annuncio che magari non avverrà mai?

Il primo esempio dell’utilizzo di Twitter come veicolo ideale per anticipare le notizie riguarda il trasferimento di Juan Mata dal Chelsea al Manchester United nell’ ultima sessione invernale di calciomercato; il 23 Gennaio, tramite il proprio profilo ufficiale, la casa automobilistica Chevrolet (main sponsor dello United) annunciò l’acquisizione del giocatore ben due giorni prima dell’ufficialità. Fortunatamente non vi furono poi intoppi che impedirono la buona riuscita dell’operazione.

In italia abbiamo assistito a due recenti casi: il primo relativo ad Alessio Cerci, costretto a smentire il seguente tweet: “Accordo raggiunto con l’Atletico Madrid, ringrazio il Torino”; a sostegno della sua versione, secondo la quale il tweet era frutto di un’infiltrazione da parte di un hacker, anche il compagno granata Ruben Perez. Dopo meno di due settimane però, l’ala destra è realmente passata all’Atletico per 16 milioni più bonus. Il secondo ha visto invece coinvolto Jonathan Biabiany; quasi allo scadere della sessione di mercato il Milan annuncia l’acquisizione a titolo definitivo dell’ala francese con l’inserimento nella trattativa di Cristian Zaccardo, destinato quindi ai ducali assieme ad un conguaglio in denaro. Alle 17.38 il Milan twitta la conclusione della trattativa: “Benvenuto Biabiany nella famiglia rossonera”, il tutto accompagnato dalle prime immagini dell’ ormai ex Parma in tenuta rossonera. Poco più di un’ora dopo è lo stesso Milan a fare dietrofront tramite i propri canali ufficiali: “Lo scambio di mercato fra Biabiany e Zaccardo è saltato, per la mancata accettazione della nuova destinazione da parte di Zaccardo“.

Molto più strano è quanto accaduto a Radamel Falcao; ormai accasatosi con i diavoli rossi del Manchester United, ma per molto tempo accostato al Real Madrid, “El Tigre” ha visto apparire sul proprio profilo un tweet che recitava : “Un sogno che diventa realtà #halaMadrid”; immediata è arrivata la smentita dello stesso attaccante: “devo smentire una notizia relativa ad un tweet che non ho pubblicato, era un fotomontaggio”. A breve distanza e sempre tramite Twitter, il noto marchio di bevande energetiche Gatorade, di cui Falcao è sponsor, ha pubblicato ed immediatamente rimosso un’immagine con la quale si complimentava con l’attaccante colombiano per il suo approdo in blancos.

Hacker o semplici giocatori sprovveduti? Poco importa, l’importante ormai è dare qualcosa in pasto ai “seguaci”.

Alessandro Elli