La Serie A pesa sui conti dell'Hellas. Che studia la rivalutazione del marchio

Il ritorno in Serie A dell’Hellas Verona, dopo 11 anni di assenza dalla massima serie, si è…

Il ritorno in Serie A dell’Hellas Verona, dopo 11 anni di assenza dalla massima serie, si è tradotto, dal punto di vista economico, in una perdita netta superiore ai 5 milioni di euro nel bilancio 2012/2013 del club scaligero. Secondo quanto riportato nel bilancio relativo alla scorsa stagione, consultato da Calcioefinanza.it, il club presieduto da Maurizio Setti ha chiuso lo scorso esercizio con un risultato netto negativo di 5,34 milioni, prevalentemente a causa dell’incremento dei costi di gestione legati al maggior valore dei contratti dell’area tecnica (in particolare i calciatori e i tecnici della prima squadra).

Anche se per l’esercizio in corso, nonostante gli sforzi economici del club per rafforzare ulteriormente la rosa, con investimenti netti pari a 6,29 milioni, il bilancio potrebbe offrire qualche sorpresa positiva. Il club ha infatti in programma di cedere, così come già realizzato da altre società di calcio, la titolarità del marchio “Verona” alla società correlata “Hellas Verona Marketing & Communications Srl“, che ne gestirà lo sfruttamento commerciale, nonché le attività di marketing e comunicazione del club gialloblu.

La cessione, secondo quanto indicato dagli amministratori dell’Hellas nel documento di bilancio, “determinerà una plusvalenza significativa importante i cui effetti fiscali porteranno all’utilizzo, con conseguente effetto a conto economico, delle imposte differite iscritte nel bilancio dell’esercizio al 30 giugno 2013”.

Tornando ai conti della scorsa stagione, nonostante il valore della produzione sia cresciuto del 26%, passando dagli 11 milioni della stagione 2011/2012 a circa 14 milioni, i costi operativi sono aumentati da 12,5 milioni a 20,9 milioni, anche alla luce dell’incremento della quota di ammortamento dei diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori legata al rafforzamento tecnico della rosa, che è stato comunque uno dei presupposti per la promozione dalla Serie B alla Serie A.

Al termine della stagione 2012/2013, il valore della rosa dell’Hellas Verona, al netto degli ammortamenti spesati nell’esercizio e del settore giovanile, era pari a 5,76 milioni contro i 560 mila euro della stagione 2011/2012, quando la squadra guidata da Andrea Mandorlini, neo-promossa in Serie B sfiorò la promozione in A perdendo ai play-off con il Varese.

“Nonostante la società”, come si legge nel documento di bilancio, “abbia privilegiato operazioni volte al potenziamento tecnico della prima squadra, rinunciando anche al conseguimento di significative plusvalenze e declinando quindi le proposte di cessioni di alcuni elementi di sicuro valore”, la campagna trasferimenti della stagione 2012/2013 si è chiusa comunque con il segno positivo, anche dal punto di vista economico. Le plusvalenze, pari a 746,2 mila euro, sono infatti state superiori alle minusvalenze, che si sono attestate invece a 131,7 milioni.

Sotto il profilo dei ricavi, l’incremento più consistente si è registrato alla voce “proventi pubblicitari”, che nel corso della scorsa stagione sono cresciuti del 132,3%, passando dagli 1,32 milioni del 2011/2012 a 3,08 milioni. In crescita anche i proventi da sponsorizzazioni, aumentati del 38,9% a 1,12 milioni.

Complessivamente i ricavi legati alle attività commerciali, sponsorizzazioni e pubblicità hanno raggiunto un’incidenza sul fatturato del club pari al 21% circa. Le altri principali voci di ricavo sono i ricavi da gare, pari a 3,21 milioni, con un incidenza del 29,9% e i contributi in conto esercizio (le ripartizione economiche effettuiate dalla Lega di Serie B con riferimento alla cosiddetta mutualità), pari a 4,13 milioni, pari al 33,6% del totale. I ricavi da diritti tv, considerata la partecipazione dell’Hellas al campionato cadetto, sono invece stati pari a 784 mila euro, con un incidenza sul totale dei ricavi del 6,3%.

Dal punto di vista patrimoniale, la perdita registrata nell’esercizio 2012/2013 ha contribuito ha ridurre il patrimonio netto, che rimane comunque positivo, da 4.72 milioni a 2,38 milioni. I debiti finanziari sono invece cresciuti di circa 1 milione di euro, arrivando a 1,54 milioni. Nel dettaglio l’Hellas Verona è esposto per circa 900 mila euro con il Monte dei Paschi di Siena (Mps) e per la quota restante nei confronti di Unicredit.