Mondiali 2026, la FIFA ufficializza le linee guida per le candidature

A pochi mesi dall’ufficializzazione dei Paesi candidati a ospitare il Mondiale 2026, la Fifa ha pubblicato le linee guida che i Paesi che aspirano a questo ruolo dovranno seguire….

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A pochi mesi dall’ufficializzazione dei Paesi candidati a ospitare il Mondiale 2026, la Fifa ha pubblicato le linee guida che i Paesi che aspirano a questo ruolo dovranno seguire. L’intento è chiaro: provare a riconquistare la credibilità perduta dopo gli ultimi anni.

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e il segretario generale Fatma Samoura, hanno voluto fare una precsazione importante: “Il processo di selezione del paese ospitante… non deve essere aperto a nessun tipo di dubbio. È responsabilità della Fifa verso il mondo del calcio condurre queste procedure di candidatura e selezione in modo etico, trasparente, obiettivo e imparziale. Quando sarà annunciato chi ospiterà la Coppa del Mondo 2026, ogni tifoso di calcio in tutto il mondo dovrà essere in grado di sapere perché questa scelta è stata fatta“.

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L’edizione del 2026 sarà la prima a cui prenderanno parte 48 squadre. Per la prima volta ilPaese ospitante della manifestazione sarà scelto dai 211 membri della Fifa al loro congresso e non più dall’ex Comitato esecutivo.

Gli Stati Uniti, il Canada ed il Messico sono pronti ad una candidatura congiunta, e anche il Marocco è interessato. La selezione sarà effettuata in modo scrupoloso.  I potenziali Paesi ospitanti devono “formalmente impegnarsi a svolgere le proprie attività basandosi su principi di gestione sostenibile degli eventi e nel rispetto dei diritti umani internazionali e degli standard di lavoro, secondo i principi guida delle Nazioni Unite”, ha detto la Fifa.

La scelta definitiva sarà comunicata il 13 giugno 2018. In caso di mancata scelta durante il congresso, per altri due anni (maggio 2020) sarà possibile presentare un’ulteriore candidatura. Se questo dovesse verificarsi potrebbero emergere nuovi candidati dall’Europa e dall’Asia. Inizialmente questi erano stati bloccati perché le due Coppe del Mondo precedenti sono state organizzate in questi continenti, Russia 2018 e Qatar 2022