Diritti tv, tutte le aste d'autunno che ridisegneranno i palinsesti

La serie A è pronta a ripartire dopo un’estate in cui l’assenza di grandi eventi ha acceso l’attenzione sul calciomercato come non mai.

Nel frattempo i broadcaster mettono a punto le…

quanto costa vedere il calcio in tv

La serie A è pronta a ripartire dopo un’estate in cui l’assenza di grandi eventi ha acceso l’attenzione sul calciomercato come non mai.

Nel frattempo i broadcaster mettono a punto le strategie d’autunno, perchè tra un paio di mesi si riapriranno numerose partite destinate a ridisegnare gli equilibri televisivi futuri.

Il Sole 24 Ore oggi fa una panoramica dei pacchetti che sono sul mercato e rappresentano ciò che può cambiare gli equilibri nel mercato degli ascolti tv.

Non solo la Serie A, che rappresenta chiaramente il piatto più sostanzioso, sul tavolo dei diritti tv sportivi.

L’asta di giugno è andata deserta ed ora si attende la nuova formulazione dei pacchetti.

Atteso il ritorno in campo di Mediaset Premium che sfiderà Sky già vincitrice della corsa alla Champions League e all’Europa League (triennio che parte dal 2018-19), in un quadro nel quale sono attese anche le manifestazioni d’interesse delle aziende che operano nel mercato digitale e potrebbero aggiungere nuovi servizi.

Nel frattempo ieri l’Antitrust ha dato l’ok al bando 2018-2021 per la serie B e la Lega Pro. Attualmente la prima percepisce 20 milioni da Sky, la seconda è al primo passaggio di questo tipo e chiede una base di 900 mila euro.

Da non dimenticare i diritti del calcio in chiaro: Coppa Italia e Supercoppa Italiana. La Rai se li è aggiudicati per 22 milioni l’anno ma l’impressione è che questo pacchetto possa aumentare di molto il proprio valore.

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Gli ascolti sono stati molto incoraggianti, Mediaset e La7 stanno alla finestra. Non è escluso l’interesse di altri gruppi già presenti con canali nazionali (Sky – 8; Discovery – 9).

Non solo: Rai trasmette pure 25 milioni all’anno alla Figc per le partite dell’Italia, altro contratto in scadenza.

A giugno 2018, poi, c’è il mondiale in Russia. Al momento non ci sono certezze: tra settembre e novembre l’Italia si gioca la qualificazione, prima contro la Spagna a Madrid, poi nell’eventuale play off come seconda classificata del gruppo.

Nel frattempo l’estate ha portato ad alcuni accordi interessanti.

Il Basket di Serie A è andato a Discovery Eurosport (triennio 2018-2021) che spenderà 2,5 milioni a stagione. La Rai h achiuso l’accordo per trasmettere in chiaro la partita di campionato della domenica (spesi 500 mila euro).

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Ora Discovery guarda all’Europa: Eurolega nel mirino, per strapparla a Sky.

Attenzione poi ai motori.

In scadenza c’è pure la Formula 1 che attualmente vede Sky pagare 50 milioni l’anno e la Rai 28. Conferma tutt’altro che scontata.

Mentre la MotoGP ha ancora un anno di contratto (Sky paga 24 milioni all’anno), l’addio di Valentino Rossi potrebbe radicalmente mutare il peso del pacchetto.

Ultimi due eventi sono le grandi corse di ciclismo. La Rai avrà il Tour de France dal 2020 al 2023. Il Giro invece vale fino al 2018, la spesa è di 12,5 milioni l’anno.