Genovesi per il Genoa, imprenditori locali pronti se salta Cellino

Irrompe una cordata genovese nella trattativa per l’acquisto del Genoa. I primi contatti risalgono a quasi due mesi fa, Preziosi – come riferito da Repubblica Genova – aveva ascoltato…

Lazio - Bayer Leverkusen
Irrompe una cordata genovese nella trattativa per l’acquisto del Genoa. I primi contatti risalgono a quasi due mesi fa, Preziosi – come riferito da Repubblica Genova – aveva ascoltato con interesse un piano molto articolato che prevedeva il risanamento della società ma anche un rilancio sportivo dopo l’ultimo deludentissimo campionato. Il presidente rossoblù, però, non aveva dato seguito a quella proposta certamente suggestiva ma non di semplicissima realizzazione.

Se fosse saltata la trattativa con Cellino, si diceva che Preziosi avrebbe dovuto ricorrere al piano B. Dunque un altro anno di autogestione con un paio di cessioni eccellenti. Invece aveva pronto anche un piano C con questa cordata genovese che inizialmente lo affiancherebbe. Preziosi ha apprezzato molto che si siano mossi a fari spenti e con grande riservatezza. È un gruppo di imprenditori medi, ma non è da escludere che strada facendo si possa aggiunga qualche big.

Ora però che la trattativa con Cellino sembra essersi incagliata in un punto morto, quei contatti sono stati riavviati.

Cellino è rientrato da Londra, starà ancora qualche giorno a Cagliari e poi ha in programma una breve vacanza a Montecarlo. E dalla Sardegna assicurano che in questo momento la cosa che gli sta più a cuore è dedicarsi alla sua barca a vela.

Il Genoa? Una situazione debitoria più pesante rispetto a quello che aveva messo in preventivo, ha smorzato il suo iniziale entusiasmo.

L’idea di Cellino era rilanciare un’azienda non certo decotta ma in oggettiva difficoltà, ripulendola dai debiti e rendendola a quel punto appetibile per eventuali investitori italiani ed anche stranieri.

Il brand del club più antico d’Italia e che è stata anche la settima piazza della serie A per numero di spettatori nell’ultimo campionato ha infatti sempre un buon appeal.

Cellino ha fatto un’operazione analoga a Leeds e avrebbe voluto farla anche a Brescia che nelle intenzioni avrebbe poi rivenduto dopo due o al massimo tre anni. Poi, però, gli è stata prospettata l’eventualità di rilevare il Genoa, un club decisamente di maggior prestigio rispetto al Brescia.

Nel caso l’operazione dovesse andare in porto cambierebbero le cifre ma non il modus operandi. Il risanamento dei conti della società sono comunque un passaggio obbligato nel quale, se non Cellino, qualcuno si dovrà comunque cimentare. Negli ultimi anni la gestione di Preziosi è stata virtuosa ed il bilancio che verrà approvato domenica nell’assemblea degli azionisti si chiuderà addirittura con un leggero attivo. Il Genoa riesce ad autogestirsi ma, anche a causa degli interessi passivi, non riesce ad abbattere il monte debiti.

Proseguono, intanto, le grandi manovre in società. Da più parti si dà per scontato il ritorno di Stefano Capozucca come direttore sportivo che lavorerebbe comunque d’intesa con Donatelli. E, dopo l’uscita di scena di Fabrizio Preziosi e Milanetto, è a rischio – sempre stando a quanto scritto da Repubblica Genova – anche la posizione del segretario Diodato Abagnara.