Serie A, domani le linee guida per i bandi dei diritti tv

Decaduto il vertice della Lega Calcio Serie A, domani toccherà ai nuovi consiglieri definire le linee guida del bando per la cessione dei diritti televisivi 2018-2021 del massimo campionato italiano….

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Decaduto il vertice della Lega Calcio Serie A, domani toccherà ai nuovi consiglieri definire le linee guida del bando per la cessione dei diritti televisivi 2018-2021 del massimo campionato italiano. A fare il punto della situazione, oggi, è Andrea Montanari su MilanoFinanza.

Sarà uno step decisivo in vista del nuovo passaggio in Antitrust (che aveva bocciato la prima versione) e Agcom e della composizione dei pacchetti da vendere per provare a incassare almeno quanto ottenuto per il 2014-2017 (945 milioni l’anno).

L’obiettivo è ambizioso, viste la complicata situazione in cui si trova Mediaset Premium (di fatto l’unica rivale di Sky Italia) e la complicata gestione interna della Lega Calcio.

Vista la situazione non è difficile pensare che ci sia una sostanziale conferma dello schema offerto per il triennio precedente, ovvero una offerta che tenga conto delle diverse piattaforme più che della possibilità dei vari attori in campo di garantirsi esclusive sui singoli eventi (modello inglese).

Il tutto potrebbe pesare sui conti delle squadre di calcio, che per gran parte dipendono proprio dai diritti tv. Inoltre entro un mese si terrà l’asta Uefa per la vendita dei diritti 2018- 2021 della Champions League (cui parteciperanno quattro club italiani).

Al momento l’unico concorrente, per un bando che verosimilmente costerà tra 200 e 250 milioni l’anno, sembra essere Sky Italia, che così oltre alla serie A potrebbe aggiudicarsi i diritti anche per la massima competizione europea.

Quanto a Premium, il gruppo Mediaset sta cercando soluzioni non troppo onerose, tanto che potrebbe decidere di partecipare alle gare in tandem con Telecom Italia, la quale però è alle prese con il rinnovo del consiglio di amministrazione e con un socio forte, la francese Vivendi, che sta battagliando proprio con il Biscione sulla questione dell’acquisto della pay tv.

Da segnalare poi che Discovery sta valutando se presentarsi alle gare schierando Eurosport, mentre appaiono defilati i social network e gli Over-the-top, tipo Google. Con il caos che regna in Lega Calcio, difficile che si materializzi infine il progetto di una pay tv interna.