Pescara, le plusvalenze per Caprari e Lapadula non bastano: bilancio 2016 in rosso

Pescara bilancio 2016 – Il Pescara ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2016 con un rosso di 720.708 euro, in miglioramento rispetto al -4,6 milioni di euro dell’esercizio al 30…

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Pescara bilancio 2016 – Il Pescara ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2016 con un rosso di 720.708 euro, in miglioramento rispetto al -4,6 milioni di euro dell’esercizio al 30 giugno 2015.

L’anno della promozione in Serie A resta quindi in rosso, anche a causa della stessa promozione nella massima serie (come vedremo).

Pescara bilancio 2016, i ricavi

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Valore della produzione stabile per il Pescara nella stagione 2015/16, fatta eccezione per le plusvalenze che hanno spinto verso l’alto il fatturato.

I ricavi da gara si sono assestati a quota 1.565.962 euro, in aumento di circa 170mila euro rispetto alla scorsa stagione grazie ai maggiori incassi in campionato e nei playoff.

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Tra gli altri ricavi, fanno la voce grossa non solo le plusvalenze, ma anche la mutualità della Lega di Serie B (3,8 milioni di euro), i premi di valorizzazione e rendimento per la gestione calciatori (2,2 milioni) e i ricavi da diritti tv (1,05 milioni di euro). Sponsorizzazione e proventi pubblicitari costituiscono il 5% del totale del valore della produzione, mentre i proventi federali si sono attestati al 18%.

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Le plusvalenze, però, restano la prima fonte di ricavi per il Pescara, elemento che la società ritiene fondamentale, investendo prima nel settore giovanile in modo da garantirsi in seguito le plusvalenze. Due le cessioni importanti nella sessione estiva del mercato, quelle di Gianluca Caprari all’Inter e quella di Gianluca Lapadula al Milan, avvenute entrambe prima della chiusura dell’esercizio al 30 giugno: complessivamente hanno permesso agli abruzzesi di incassare 14,5 milioni (5,5 per l’affare coi nerazzurri e 9 per quello coi rossoneri) ed iscrivere a bilancio una plusvalenza di 12,8 milioni di euro circa, a cui si sono aggiunte quelle per le cessioni di Bjarnason al Basilea e Fiamozzi al Genoa.

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Pescara bilancio 2016, i costi

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In leggero aumento i costi della produzione, con quattro aspetti che hanno avuto particolarmente impatto: la definizione del contenzioso con il Porto per Quintero, che ha obbligato il Pescara a versare ai portoghesi 1,5 milioni di euro; le minusvalenze per 1,6 milioni di euro per giocatori che non rientravano nei piani tecnici, che hanno portato anche incentivi all’esodo per 750mila euro; infine il premio promozione corrisposto alla squadra per 1,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda i costi del personale tesserato, il monte ingaggi del Pescara nella scorsa stagione è stato di 5,6 milioni di euro, in aumento per circa 300mila euro rispetto ai 5,3 della stagione 2014/15.

 

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Pescara bilancio 2016, risultato netto e futuro

Numeri in generale miglioramento quindi per il Pescara, che nell’esercizio in corso avrà evidenti vantaggi dall’aumento dei ricavi da diritti tv legati alla Serie A. Nel bilancio al 30 giugno 2016, la differenza tra valore e costi della produzione è stata positiva per 700mila euro, con un ritorno al segno positivo dopo il -6,3 milioni della passata stagione. Il risultato netto è rimasto però negativo, con un rosso di 720mila euro, decisamente ridotto rispetto al -4,6 del 2015.

Dal punto di vista patrimoniale, lo scorso 6 aprile l’assemblea straordinaria dei soci ha deliberato di ripianare integralmente le perdite di periodo accertate nella Relazione Semestrale al 31 dicembre 2015 per complessivi Euro 7.605.379 con l’utilizzo di 5,5 milioni di euro mediante azzeramento del capitale sociale, con annullamento delle azioni in circolazione, residuando così una perdita ancora da coprire pari ad euro 2.105.379, e con una successiva ricostituzione del capitale sociale sino a complessivi Euro 2.100.000, con un sovrapprezzo di Euro 2.105.379 a copertura della residua perdita, da offrire in sottoscrizione ai soci in proporzione alle rispettive loro attuali azioni possedute. La perdita del bilancio 2016 è stata coperta, così, con il residuo del fondo copertura perdite di 3.229.112 euro.

Per quanto riguarda l’esercizio in corso, la società prevede “sensibili miglioramenti della gestione economica/finanziaria che dovrebbero permettere di consolidare per le prossime stagioni sportive l’equilibrio economico e finanziario”. Nonostante questo, viene ribadita “la necessità che i Soci continuino a garantire il proprio impegno per dotare la Società di mezzi propri in misura congrua e in linea con gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissati e che i risultati sportivi ci spingono a credere realizzabili”.