Quando lo scorso anno tra Inghilterra e Germania divampò la polemica per il caro biglietti delle società nei confronti dei tifosi CF – calcioefinanza.it in un suo articolo parlò della situazione reale che si è creata nei campionati con maggiore affluenza di pubblico a proposito delle rivendite via web dei biglietti.
Un mercato, quello dei bagarini del web, che interessa marginalmente in Italia: non potrebbe essere altrimenti in un paese in cui gli stadi si riempiono ogni anno solo per il 58% dei posti disponibili.
Ma in vista di un evento come Napoli – Real Madrid di Champions League, che sta creando code alle ricevitorie e una febbrile caccia al biglietto, anche le società italiane si trovano ad identificare il nuovo nemico.
Il Codacons, intanto, sempre ieri, ha presentato un esposto alla Procura di Milano per denunciare il fenomeno del secondary ticketing: giovedì 29 dicembre i 2500 tagliandi di tribuna Posillipo e Nisida sono spariti in mezz’ora e poi alcuni sono comparsi su internet a prezzo maggiorato.
L’obiettivo è denunciare il bagarinaggio del web, proseguito anche ieri per Napoli – Real Madrid con un listino altissimo: una curva costerebbe dai 220 ai 600 euro, una tribuna Posillipo addirittura 1500 euro (ne costava in partenza 190). Un mercato parallelo, dunque, ha alimentato la delusione dei tanti che saranno costretti ad assistere alla gara davanti alla tv.
Il problema in Inghilterra era stato affrontato anche dalla Supporter Federation, che nel febbraio dello scorso anno aveva invitato le società stesse a gestire le rivendite dei biglietti.
Nel frattempo, per Napoli – Real Madrid, sono già 42mila i biglietti venduti tra curve e distinti con un incasso di 3 milioni di euro che di fatto già supera quello stabilito con il Chelsea nella Champions 2012. Il San Paolo — considerando pure i tagliandi già acquistati in tribuna — è pieno già all’80 per cento.