Moratti consiglia Suning: "Devono essere più presenti a Milano, sarebbe meglio per l'Inter"

“Il Suning, con Steven Zhang, deve stare in pianta stabile a Milano”. Massimo Moratti consiglia il gruppo cinese, azionista di maggiornaza dell’Inter dallo scorso giugno.

“Sarebbe un’ottima cosa. La presenza fissa…

Patrimonio Massimo Moratti

“Il Suning, con Steven Zhang, deve stare in pianta stabile a Milano”. Massimo Moratti consiglia il gruppo cinese, azionista di maggiornaza dell’Inter dallo scorso giugno.

“Sarebbe un’ottima cosa. La presenza fissa a Milano del Suning – spiega Moratti all’Ansa – permetterebbe alla nuova proprietà cinese di comprendere meglio l’ambiente nerazzurro. Allo stesso tempo, l’ambiente imparerebbe a conoscere il Suning. Ci sarebbe più immediatezza nel capirsi a vicenda”. Parole che fanno da eco a quelle di Marco Tronchetti Provera, che a margine della presentazione ufficiale di Gabigol aveva detto: “Suning deve sempre stare a Milano perché l’Inter ha bisogno che la società sia sempre presente, sia sempre vicina”.

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Kanyang Steven Zhang a San Siro per Inter-Juventus (Insidefoto)

Attualmente, in casa Inter sono tre le figure di Suning già in pianta stabile a Milano: si tratta di Simon Yang, Alex Wang e Samuel Quan, che avranno il compito intanto di agevolare le comunicazioni tra Milano e Nanchino, non solo per il discorso fuso orario ma anche per quanto riguarda la lingua. Inoltre, Yang è in Italia già da qualche mese, per studiare gli aspetti economici e finanziari del club, mentre Wang arriva direttamente dal Jiangsu e Quan si occupa principalmente di comunicazione. Per ora Steven Zhang (appena rientrato in Cina dopo essere stato circa una settimana in Italia, assistendo alle sfide contro Juventus e Empoli e alla stessa presentazione di Gabigol) non ha esposto la volontà di stabilirsi a Milano, ma i consigli che arrivano da più parti potrebbero anche far cambiare idea al figlio del boss di Suning.

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Moratti ha poi prseguito nell’analisi della partita dei nerazzurri contro il Bologna “Ero a San Siro e credo sia stata una buona partita anche se si sono sbagliati troppi gol. Se l’Inter avesse concretizzato di più, alla fine la partita si sarebbe vinta. L’assenza di Joao Mario ha pesato, perché con lui in campo il gioco ha più rapidità e profondità. Ma è stata comunque una buona partita. Kondogbia? È un modo di De Boer di affrontare i problemi. Credo che tutto dipenda dal rapporto che hanno tecnico e giocatore. Su Brozovic non conosco la gestione dell’allenatore quindi non posso commentare. Contro lo Sparta Praga bisogna per forza fare bene, è una partita importante – dice ancora l’ex presidente – su campo internazionale. Tutta Europa guarderà l’Inter e c’è bisogno di una buona prestazione”.