Un successo la seconda edizione KickOff, il laboratorio di idee per il calcio italiano

Si è conclusa con un successo, la seconda edizione di KickOff, l’evento promosso dalla Figc allo stadio Manuzzi in cui la federazione ha voluto mettere a confronto le competenze di…

milan fronte

Si è conclusa con un successo, la seconda edizione di KickOff, l’evento promosso dalla Figc allo stadio Manuzzi in cui la federazione ha voluto mettere a confronto le competenze di circa 200 partecipanti provenienti dai diversi settori della società italiana per trovare idee per migliorare il calcio italiano. Lo riporta questa mattina il quotidiano Mf spiegando che nei 17 tavoli di lavoro allestiti sul terreno di gioco del Manuzzi i partecipanti si sono infatti confrontati su numerose tematiche, dalla sostenibilità del sistema calcio alla valorizzazione dell’identità della Nazionale, dall’internazionalizzazione del brand Figc al rapporto sempre più stretto tra il mondo del calcio e il web. Non a caso il direttore generale della Figc, Michele Uva, si è mostrato soddisfatto della kermesse. «E’ stato un grandissimo successo. Sono state prodotte idee molto interessanti e adesso toccherà alla federazione fare un lavoro di sintesi», ha spiegato Uva al termine dei lavori.

Tantissimi tra l’altro i personaggi della tre giorni cesenate. Tra questi oltre a Sacchi il Ct della Nazionale femminile Antonio Cabrini, l’ex ct della Nazionale italiana di pallavolo Mauro Berruto, la responsabile della commissione per l’integrazione della Figc Fiona May, l’ex designatore arbitrale Paolo Casarin, e la presidentessa della fondazione del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin.

Nel dettaglio, continua il quotidiano, alcuni tavoli avevano un mandato dal chiaro contenuto economico non scordando il fatto che secondo alcune ricerche il mondo del pallone italiano e il suo indotto può arrivare a rappresentare quasi il 2% del pil nazionale. Tra questi un team di lavoro era concentrato sulla sostenibilità del mondo del calcio in un’era in cui tutto è globalizzato e si ragiona su scala mondiale. Un altro ha lavorato sulle regole di cui dotarsi per proteggere un settore che è spesso oggetto di interessi non proprio trasparenti. Infine un altro tavolo aveva il mandato di elaborare idee in grado di riportare il calcio italiano in linea con i migliori benchmark e le best practice internazionali. Un’idea è sfruttare in termini di marketing l’eccellente nomea mondiale del centro tecnico di Coverciano (da cui sono usciti tecnici sulla cresta dell’onda come Ranieri o plurivincitori come Ancelotti per non parlare dello stesso Sacchi) per poterlo trasformare in una sorta di master cui gli allenatori di tutto il mondo si iscrivono così come i manager si iscrivono ai migliori Mba per accrescere le proprie professionalità. Un’altra idea è quella di potenziare l’ufficio studi federale per poter vendere le proprie ricerche in mondo sempre più affamato di informazione sulla scia di quanto producono nel mondo finanziario le banche di investimento per i loro investitori.