Ingaggi allenatori serie A, in due anni calo del 10%

Un calo del 10%. E’ quanto stimato complessivamente nel monte stipendi degli allenatori di serie A dall’inizio del campionato 2013-2014 a quest’estate, vigilia del campionato 2015-2016. Se due stagioni fa…

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Un calo del 10%. E’ quanto stimato complessivamente nel monte stipendi degli allenatori di serie A dall’inizio del campionato 2013-2014 a quest’estate, vigilia del campionato 2015-2016. Se due stagioni fa il monte ingaggi netto dei tecnici era di 24,7 milioni di euro ad oggi si è registrato un calo di 2,3 milioni di euro per un totale di 22,4 milioni di euro netti corrisposti ai tecnici delle 20 società di serie A. 

Con l’ufficializzazione di Paulo Sousa alla Fiorentina è stato possibile completare il quadro (anche se non sono ufficiali gli ingaggi dei tecnici delle società neopromosse, che tuttavia non cambiano la sostanza di un calo medio generalizzato) delle panchine.

serie a confronto stipendi allenatori

Si parte da Mancini che riceverà 4 milioni di euro netti dall’Inter, piazzato al primo posto davanti allo juventino Massimiliano Allegri con 3,5 milioni di euro ed al romanista Rudi Garcia con 2,8 milioni di euro.

La Juventus è la società che spenderà di più dall’anno scorso a quest’anno. L’effetto “double” + finale di Champions ha fatto lievitare l’ingaggio di Allegri da 2,5 a 3,5 milioni di euro. Chiaramente si tratta di un rialzo dovuto alla luce dei risultati, ma pur sempre un ingaggio migliore anche rispetto ai 3 milioni di euro che Antonio Conte aveva ricevuto nella sua ultima stagione juventina.

Il Napoli è invece la società che risparmierà di più anno su anno. Benitez al Real Madrid significa soprattutto dire addio al tecnico che l’anno scorso aveva lo stipendio più oneroso di tutta la serie A salutando Sarri che prenderà “solo” un milione e mezzo di euro. Tutti contenti, a Napoli, anche perché se per la società il risparmio è notevole il tecnico rispetto all’anno scorso a visto quintuplicare il proprio ingaggio.

In altre parole Allegri, tecnico campione d’Italia, oltre a non essere il più pagato non può neanche fregiarsi del titolo di allenatore che ha ricevuto il più alto incremento di stipendio visto che il primato va a Sarri con 1,2 milioni di euro.

Complessivamente saranno quindi 6 le società che “taglieranno” in parte l’ingaggio del tecnico. Singolare quanto successo a Verona con Mandorlini che dopo due salvezze ampiamente anticipate si vedrà decurtare da 650 a 450 mila euro. Solo Juve, Milan e Inter spenderanno di più mentre le altre avranno la voce “stipendio dell’allenatore” sostanzialmente invariata.